Un parroco da eliminare per la sua umanità e semplicità

Oggi Palermo, e non solo, ricorda 3P: Padre Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso da Cosa nostra il 15 settembre 1993 e proclamato beato.

A volerlo morto, nel giorno del suo 56esimo compleanno, i fratelli Graviano, allo scopo di fermare l’azione del parroco incentrata sul sottrarre i giovani alla manovalanza criminale. Attività svolta in una parrocchia di frontiera, come molti dicono.

Padre Puglisi agiva con semplicità e catturava tutti con questa. Era naturale in lui,  tanto da  non perderla neanche davanti alla morte, affrontata con un sorriso e la frase “me lo aspettavo”, poi uno dei sicari gli ha sparato.

Un uomo, si deve sottolineare questo termine, prima che parroco era questo, un uomo tra gli uomini, per questo lo si vuole santo, vittima di una ferocia che di umano non ha niente e anche per questo don Pino combatteva questa ferocia, un cancro della società siciliana, cioé la mafia.

Il suo messaggio e le sue azioni non moriranno mai e daranno forza a coloro che oggi combattono come combatteva lui, con Amore un estremo amore.

Tante le manifestazioni previste per l’anniversario della morte di Padre Don Pino Puglisi: questa mattina gli studenti delle scuole hanno lasciato un fiore in cattedrale sulla tomba di “3P”, com’era chiamato.

Sempre in cattedrale, alle 18, sarà celebrata una messa dall’arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice. Infine, alle 21, nel piazzale Anita Garibaldi dove il Beato fu ucciso, si terrà una veglia di preghiera.

Dicevamo diverse le iniziative in memoria previste fino al 21 ottobre: il 19 settembre alle 20.30 sarà proiettato un film su don Puglisi nel carcere Ucciardone. La mattina di domenica 24 si terrà una pedalata, “In bici tra i luoghi di 3P” dal sagrato della cattedrale a piazzale Garibaldi. Anche il comune di Godrano, dove Puglisi è stato parroco per 10 anni, ha istituito una giornata di memoria domenica 1 ottobre, dalle 10 alle 18. Il dettaglio delle iniziative organizzate dall’Arcidiocesi è sul sito del centro Padre nostro.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.