L’antico Castello di Castellammare del Golfo nell’opera dell’artista Giuseppe Bosco: “Passione e amore per la mia Città”. FOTO

Riprodotta l’intera fortezza in tutti i suoi particolari. Guarda le foto dell’opera del castellammarese Giuseppe Bosco

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’intera fortezza del Castello Arabo Normanno riprodotta in scala 1:50. È la mega opera dell’artista castellammarese Giuseppe Bosco, appassionato di modellismo da oltre 30 anni, che ha deciso di costruire la fortezza di epoca spagnola e donarla alla sua Città. “Dagli anni ’80 sono appassionato di modellismo, specializzato nelle costruzioni navali. Su input del responsabile del Castello Arabo Normanno Baldo Sabella decisi di intraprendere quest’avventura, unendo la mia passione con l’amore per la mia Città. – spiega Giuseppe Bosco ad Alqamah.it – Dopo aver studiato la storia del Castello, grazie al supporto dello storico locale Vito Giuseppe Internicola, ho cercato di riprodurre il più possibile l’intera fortezza, dal ponte levatoio fino alla vasca regina che oggi non esiste più e di cui si sta perdendo memoria”.

Fino agli anni ottanta infatti il Castello era lambito dal mare e, nello specchio di acqua antistante la torre principale, gli scogli formavano una piccola “vasca”, la cosiddetta “vasca regina” che la leggenda vuole fosse in uso ad un ignota regina del castello.

Per realizzare l’intera opera, ancora in attesa di una collocazione definitiva, ci sono voluti circa 6 mesi; mesi in cui ha lavorato da solo curando ogni dettaglio: “Ho intagliato mattone per mattone, inserito alcuni particolari come i cannoni e alcuni “abitanti”, oltre a riprodurre la famosissima vasca regina.” L’opera attualmente è collocata provvisoriamente nel salone di casa sua ma sogna di vederla esposta in una delle sale del Castello, dove tra l’altro è attualmente esposto il modellino della Tonnara di Scopello, realizzato insieme ad un gruppo di appassionati tanti anni fa: “Spero di poterla donare alla Città perché rappresenta un pezzo di storia, – spiega Giuseppe Bosco – in modo da poterla rendere fruibile a tutti, magari anche ai ragazzi alle scuole.” Nel museo del Castello, oltre alla Tonnara di Scopello, sono esposte anche alcune navi e galeoni in legno, realizzate proprio per il museo.

La fortezza spagnola, lunga alcuni metri, è stata realizzata in polistirene, stucco, legno, dipinta con colori acrilici e divisa in blocchi in modo da poterla spostare. “La parte più difficile è stata intagliare i dettagli, i mattoni, le parti interne; mi sono documentato tanto per cercare di riprodurre anche le torri che oggi non esistono più, consultando in particolare i libri del Prof. Internicola.”

Il Castello nel corso della storia ha subito diverse dominazioni, quindi più volte modificato e in parte distrutto, proprio per questo motivo il lavoro di ricerca non è stato semplice. Il primo nucleo abitativo fu edificato dagli arabi e poi ulteriormente ampliato dai Normanni che trasformarono la fortezza in un importante avamposto militare. L’opera realizzata da Bosco è davvero immensa, completa e accurata nei minimi dettagli: all’interno sono stati riprodotti gli ambienti dell’epoca e la vita all’interno della fortezza: C’è il pescivendolo con il tonno appeso, i soldati che pattugliano il perimetro, il bottaio, i muli, gli alberi, i cannoni per la difesa … un’opera davvero completa ma che si può ancora arricchire, come spiega lo stesso Bosco: “Certo, si possono aggiungere tanti altri particolari, mi piacerebbe ampliarla ancora”.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.