Nella giornata del 05 ottobre 2017 i militari dell’Arma dei Carabinieri delle Stazioni di Campobello, unitamente ai colleghi dell’ Aliquota Radiomobile di Mazara del Vallo, nell’ambito di un servizio straordinario del controllo del territorio, hanno eseguito numerosi controlli alla circolazione stradale nelle arterie principali del territorio.
A Mazara del Vallo, sono quattro i deferiti all’ Autorità Giudiziaria perché sorpresi dalla pattuglia della Aliquota Radiomobile di Mazara all’interno di un terreno di Contrada Bocca Giletto, intenti a rubare delle olive. Gli uomini, alla vista dei militari, hanno tentato inutilmente di celare la loro preoccupazione, nella vana speranza di fingersi i reali proprietari di quel fondo rurale, ma la versione non ha convinto i militari che hanno deciso di approfondire la vicenda e, all’esito degli accertamenti è emerso come le persone sorprese non avrebbero ricevuta alcuna delega per la raccolta di quelle olive. Per tale episodio sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di furto aggravato. La refurtiva consistente in diverse centinaia di kg di olive raccolte e suddivise in cassette, già pronte per la successiva spremitura è stata sottoposta a sequestro.
Nel territorio di Campobello di Mazara, invece, i militari della locale Stazione Carabinieri, guidati dal Maresciallo Maggiore BONURA Vincenzo, durante una perquisizione presso un immobile ubicato a Campobello nella disponibilità di MARGIOTTA Saverio, originario di Castelvetrano, veniva rinvenuta all’interno di un appezzamento di terreno una serra dedicata alla coltivazione di canapa indiana su una superficie di circa 20 mq.
Il numero delle piante sequestrate ammonta a circa una decina, di altezza variabile, e in piena fioritura. I successivi approfondimenti, nelle pertinenze dell’immobile, permettevano di appurare l’esistenza di un impianto di irrigazione, alimentato mediante un allaccio abusivo alla rete elettrica; ciò verificato grazie anche all’ausilio dei tecnici dell’ Enel, giunti sul luogo per gli accertamenti del caso.
La campionatura della piantagione sequestrata, verrà inviata presso i laboratori competenti per esperire analisi per accertare il contenuto di principio attivo.
L’arrestato dovrà comparire presso il Tribunale di Marsala per la relativa udienza di convalida.