Ieri pomeriggio al Centro Congressi Marconi di Alcamo è stato ospite, di un evento organizzato dal Partito Democratico alcamese, il Capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati Ettore Rosato.
Argomento protagonista le regionali, ma una parte importante dell’intervento di Rosato ha riguardato la legge elettorale, denominata “Rosatellum” in quanto in origine la proposta vedeva come primo firmatario proprio lo stesso deputato, poi sono state apportate delle modifiche e nei giorni scorsi essa è stata avallata dal Parlamento.
Un iter difficile, come in sintesi ha spiegato lo stesso Rosato, ma che poi ha prodotto un risultato, invece basti pensare che “per dieci anni ci siamo tenuti il “porcellum”” e ha sottolineato Rosato che “chi critica quella varata ora aveva un ruolo importante in Parlamento quando non si riusciva a cambiarla. Difficoltà che ci sono e nascono dal mettere insieme vari partiti, e ognuno tenta di tirare acqua al proprio mulino e magari per piccole caratteristiche non vota la legge proposta. Però noi abbiamo messo insieme 8 partiti e ci siamo riusciti a cambiarla”.
Poi il deputato PD ha definito la legge varata “semplice”, perché ci sarà una sola scheda dove apporre una sola X, non ci sarà più una “legge elettorale ombra” dove “c’erano i simboli, ma i nomi era attaccati dietro una parete e nessuno li andava mai a leggere, così nessuno capiva chi sarebbe stato eletto”.
Concludendo sulla legge elettorale Rosato ha posto l’attenzione sul perché è stata posta la Fiducia: “perché c’erano circa 170 voti segreti tra Camera e Senato chiesti, uno strumento il voto segreto in certi casi abusato, come in questo caso, dove non c’entra la libertà di coscienza, questa non ha nulla a che vedere su aspetti come decidere la soglia di sbarramento o sulle firme necessarie per presentare la candidatura, la legge elettorale è materia politica. In sintesi si può affermare che la riforma va bene se viene fatta nel giardino del vicino”.
Naturalmente il capogruppo del PD ha dedicato ampio spazio alle politiche per il Sud e in particolare per la Sicilia, nello specifico al perché investire in questa parte d’Italia, facendo l’esempio della Germania che dopo l’unificazione ha investito nella parte debole del paese.
“In Italia – ha sottolineato Rosato – se investi nel sud puoi avere un aumento della produttività, dell’occupazione e dell’economia più grande della Lombardia, perché qui si parte da una situazione in cui c’è molto da costruire”.
Parlando di Sicilia in maniera automatica Rosato si è espresso sulle elezioni regionali prossime, che vedono secondo i sondaggi il candidato PD non tra i primi due, ma ha sottolineato che “le partite non sono mai già scritte, i sondaggi certe volte sono stati smentiti, come alle Europee. Un aiuto a far perdere lo da’ parte della Sinistra, che prima propone Micari e poi quando lo si accetta fa marcia indietro, un danno per un candidato che è competente, questa una particolarità importante anche se presuppone un difetto, cioé quello di essere meno conosciuto”, dopo di ciò Rosato fa ironia affermando: “se avesse perso anche lui le precedenti elezioni sarebbe stato più conosciuto” e ha continuato “questa regione ha bisogno di professionalità per gestire la specialità e i soldi che arrivano dall’Europa spendendoli bene e velocemente”.
“Da quei cinque secondi – ha continuato il deputato PD – dipendono il destino di questa regione” e parlando degli altri candidati alla Presidenza non è stato tenero: “Musumeci è l’espressione di quelle forze politiche che hanno distrutto questa regione”. Infine ha concluso esprimento il proprio parere sui 5 Stelle definendoli incompetenti, a prova di ciò ha fatto l’esempio di Roma, dove “si sta sperimentando la loro incompetenza da 500 giorni”.
“Ci sono due modi di fare campagna elettorale – ha concluso Rosato -, una parlando alla pancia dei cittadini, lo fanno la destra e i 5 stelle, la seconda è parlare alla testa dei cittadini e noi ci stiamo tentando”.