Le responsabilità di Messineo

Caso Aeroporto, interviene l’ex candidato dem Pietro Savona

La sensazione è che quella dell’aeroporto, il no del commissario strarodinario Messineo al co marketing per Birgi, è una pagina già scritta e scritta in piena campagna elettorale. Quando ad un certo punto si è avvertito che la candidatura a sindaco del dem Pietro Savona poteva essere l’unica candidatura seriamente impegnata a sgovernare la città dai comitati di affari e di potere, sono scattate tutta una serie di iniziative per dare forfait alle urne. Con Savona sindaco, chi su tre temi precisi aveva preso… precisi accordi , si era reso conto che le promesse sarebbero rimaste tali e su porto, aeroporto e rifiuti Savona avrebbe fatto altro.

Savona che pensa di aeroporto oggi?

“Che la decisione del Commissario Messineo di non sottoscrivere l’accordo di co-marketing produrrà gravi conseguenze per l’economia del territorio di tutta la provincia di Trapani è una affermazione talmente scontata da non meritare alcuna forma di dimostrazione, in queste ore sono state già scritte tante riflessioni in merito. Certamente solo per ignoranza o malafede si può immaginare un territorio che riveste una forte vocazione turistica, prescindendo dalle infrastrutture collegate al sistema di trasporto che serve ad avvicinare il turista ai luoghi nel modo più veloce e comodo possibile. Immagini, il Commissario, lo stato d’animo di quanti, imprenditori turistici, titolari di pubblici esercizi, impegnati nell’indotto turistico, rischiano di vedere svanire i propri sogni di lavoro e, con essi, i risparmi di una vita”.

Secondo lei il commissario Messineo su aeroporto ha davvero le idee chiare? ” Il Commissario con tale decisione, che spero possa essere rivisitata nei prossimi giorni, assume una grave responsabilità che non può trovare fondamento solamente nelle valutazioni giuridiche dichiarate perché, qualora avessero fondamento, renderebbero illegittimi tutti i contratti di tale natura che in ogni parte d’Italia, e nella stessa Sicilia, che invece vengono regolarmente stipulati per incrementare i flussi turistici; se tutto quanto fatto finora fosse illegittimo, quale pubblico ufficiale, dovrebbe denunciare alle competenti autorità di controllo i contratti stipulati a Trapani ma anche quelli a favore degli aeroporti di Palermo, Catania, Comiso, tanto per rimanere in Sicilia.

Ma è compito di un commissario, nominato per le note vicende amministrative trapanesi, decidere su fatti di tale portata che, comunque, determinano conseguenze irreversibili per l’economia locale?

“Il Commissario non ha un mandato popolare, non ha un programma da osservare, quindi su fatti che provengono da decisioni di precedenti amministrazioni, dovrebbe solamente garantire la continuità a meno di precedenti provvedimenti ritenuti illegittimi che, a questo punto, dovrebbero essere trasmessi alla giustizia contabile per il dovuto vaglio”.

Ma allora perché tutto ciò ?

“Il Commissario ha riflettuto sul fatto che depauperando l’aeroporto di Trapani lo stesso perderà di interesse, la stessa società di gestione perderà di valore, sarà facilmente preda di appetiti altrui come stava già accadendo nel passato ? Immagino che già qualcuno stia godendo per scelte di tale natura che possono anche risultare contagiose per altri amministratori poco oculati. Questo territorio è sempre di più isolato, tagliato fuori da un sistema di trasporto adeguato (ferrovia, porto, aeroporto), mentre ha bisogno di basi di partenza per guardare ad un futuro economico migliore, dove si possa investire senza che, ciclicamente, venga messo tutto in discussione da decisioni avventate che ci isolano o che consegnano le nostre risorse agli interessi di pochi”.  

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