Si parla di Baby Blues o Maternity Blues per comprendere quel fenomeno che subito dopo il parto caratterizza lo stato umorale di molte donne, un fenomeno che si stima riguardare dal 50 all’80% delle donne. A coniare il termine fu il pediatra e psicoanalista Donald Winnicott. Si parla di blues perché è un termine che nella cultura anglosassone indica il sentimento della malinconia, un tono più basso dell’umore ma comunque ad un livello lieve e non preoccupante come la depressione. Si tratta in genere di un periodo piuttosto breve, che va dai 3 ai 10 giorni dopo il parto, caratterizzato da irritabilità, tristezza, confusione e grande instabilità dell’umore e che regredisce senza alcun intervento esterno. Ciò che è necessario per la neo mamma è il calore familiare, l’ascolto comprensivo di un compagno, la possibilità di sperimentare e sperimentarsi giorno dopo giorno nella nuova sfida con il sostegno delle persone più vicine.
Le motivazioni per cui questo fenomeno avviene sono molteplici, e tra le cause troviamo alterazioni ormonali che spiegano fisiologicamente un tale stato che si contrappone al senso di serenità e felicità che riguarda spesso, invece, tutta la durata gravidanza. Nondimeno anche il forte stress psicico e fisico procurato dal parto è tra le cause che si possono annoverare come fisiologiche, tanto più se questo ha avuto delle complicazioni o delle difficoltà di vario tipo. Tra le spiegazioni psicologiche troviamo invece il senso di inadeguatezza e insicurezza rispetto alle cure da fornire al bambino e la paura di non aver risorse per gestire le nuove richieste del proprio piccolo. Tutto ciò è tanto più accentuato quanto più la persona che si trova a far fronte alla nascita di un figlio è isolata socialmente, lontana dalla propria famiglia o alla prima esperienza di maternità, influiscono negativamente anche una bassa autostima, situazioni di precarietà economica e conflitti tra i partner.
Se le sintomatologie persistono oltre i dieci giorni non si parla più di baby o maternity blues ma di depressione post partum, che ha caratteristiche simili in termini di sintomi ma durata e decorso completamente diversi e che richiede un intervento specialistico al fine di salvaguardare la salute della mamma e quella del bambino che dall’umore della prima viene influenzato. Contrariamente a quanto si è sempre pensato, inoltre, anche i papà possono soffrire di depressione subito dopo la nascita di un figlio, in particolare tra i 3 e i 6 mesi dal momento del parto, i sintomi sono sempre legati all’irritabilità e a conseguenti disturbi del sonno o difficoltà di concentrazione, mentre tra le cause si può annoverare un senso di esclusione dalla nuova diade madre-bambino.