Sabato 25 novembre la presentazione ufficiale Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. «Oltre 800 colleghi, aderendo con la propria firma, si sono già detti disponibili a valutare le indicazioni suggerite nel testo», spiega la Cpo Fnsi
Il Manifesto di Venezia, promosso ed elaborato dagli organismi di parità di Fnsi e Usigrai con il Sindacato Giornalisti Veneto e l’associazione GiULiA Giornaliste, raccoglie una serie di raccomandazioni su come raccontare il dramma della violenza sulle donne. «Non una carta deontologica, ma un impegno in prima persona nel promuovere un linguaggio rispettoso della persona e della parità di genere. Un atto condiviso. Oltre 800 colleghi, aderendo con la propria firma, si sono già detti disponibili ad accettare, a valutare, le indicazioni suggerite nel testo che è, e rimane, punto di partenza di una riflessione in continua evoluzione», prosegue Mancuso, che poi ringrazia «le tante e i tanti che hanno accettato di sottoscriverlo: dai colleghi ingiustamente senza lavoro, ai cronisti di fama, alle direttrici e ai direttori di testate nazionali e locali, dai quotidiani alle televisioni ai siti. Abbiamo in comune l’idea che sia sempre più necessaria un’informazione consapevole del fenomeno della violenza di genere, e attenta a descrivere la realtà nel suo complesso, al di fuori di stereotipi e pregiudizi».
Un cambiamento culturale da chiedere a tutti: «Non può essere più consentito nascondersi dietro il “diritto di cronaca” per violare norme deontologiche molto chiare sul rispetto dovuto alle persone, alle donne e soprattutto a chi ha subito violenza e non può riceverne altra dai media. Lavoreremo con ancora maggiore impegno, d’intesa con l’Ordine dei Giornalisti, raccogliendo e facendo nostro il richiamo del Capo dello Stato», conclude la presidente della Cpo.