Concluso il processo di primo grado innanzi al Tribunale di Marsala riguardante il caso “Maria di Trapani”. Il Giudice Chiaramonte ha condannato a due anni di reclusione (con la sospensione condizionale della pena ) Alberto Lipari, 50 anni, nato a Trapani, ma residente a Marsala, e a Rosalba Platano, 41 anni, marsalese. L’accusa nei loro confronti è di maltrattamenti nei confronti di Maria Caruso, più nota come “Maria di Trapani”, alla quale è stato riconosciuto un risarcimento di 40 mila euro, di cui 15 mila euro a titolo “provvisionale”. Maria Caruso fu protagonista del web nel programma di Alberto Lipari “Stranamuri Sicilianu”, ma secondo la Procura marsalese e la parte civile,rappresentata dagli avvocati Donatella Buscaino e Natalia Dispinseri, sarebbe stata vittima di maltrattamenti ad opera di chi le ha dato questa popolarità che di fatto, in aggiunta ai maltrattamenti anche fisici, l’ha resa oggetto di raggiri che l’hanno colpita profondamente nella sfera personale, messa alla berlina e diventata persona da sbeffeggiare. L’avvocato degli imputati,Vincenzo Forti ha dichiarato che una volta conosciute le motivazioni della sentenza, ricorrerà in appello.