La questione rifiuti in Sicilia non è cosa recente, ma negli ultimi anni ha creato discussioni e disagi.
La conferenza stampa del Presidente della Regione, Nello Musumeci, e casi locali portano alla ribalta il caso rifiuti, che ad onor del vero è da anni protagonista delle cronache, sia per ragioni positive, come l’aumento della differenziata, sia per ragioni negative cioé le discariche stracolme e costi eccessivi, in particolar modo per i comuni virtuosi che pagherebbero la raccolta non differenziata di alcuni comuni, specialmente i più grandi, ma anche per un sistema che è andato in crisi perché non corrispondente ad un progetto bene preciso. C’è invece chi pensa che questa crisi possa essere utilizzata per favorire gli inceneritori, sennò perché in un recente passato, anche in epoca di aumento della differenziata, si è data autorizzazione alla loro creazione nel suolo siciliano? Il “progetto” potrebbe essere: far lievitare i costi per la differenziata allo scopo di far saltare il sistema e favorire gli inceneritori, che si dice siano caratterizzati da costi inferiori, non tenendo conto tra i costi la salute. Ma per ora questa tesi, espressa in estrema sintesi, non è supportata. La speranza è che riportare al centro del dibattito la questioni rifiuti possa essere da volano per la creazione di un sistema stabile che risolva una volta per tutti l’annoso grave problema.
Sulla possibile “crisi” rifiuti abbiamo chiesto un parere all’Assessore all’Ambiente del Comune di Alcamo, anche perché Alcamo oltre ad essere un comune virtuoso non è stato immune da disagi legati alla raccolta rifiuti e alla gestione. Quello che emerge dall’intervista è che molte delle responsabilità sono della Regione, ma sentiamo i particolari nelle dichiarazioni dell’Assessore: