Realizzarsi come persone, raggiungere cioè determinate mete sociali e personali, è un obiettivo che sta a metà tra bisogno e spinta propria. Quando decidiamo di puntare ad un certo tipo di vita, che sia comprensiva di determinate caratteristiche che abbiamo individuato, non agiscono solo fattori ideativi ma anche aspetti che potremmo considerare alla stregua della necessità di cibarci, e che probabilmente nel tempo costituiranno anche i nostri valori di riferimento.
La famosa piramide di Maslow, utilizzata tanto in ambito psicologico quanto in altri studi che comprendono anche discipline tra lo scientifico e l’umanistico, spiega che per avere motivazione alla realizzazione personale bisogna prima aver soddisfatto i bisogni fisiologici, poi quelli di sicurezza, affetto e stima e solo infine si può puntare a soddisfare il bisogno di realizzarsi come esseri viventi felici di ciò che li caratterizza e della vita che svolgono.
Ecco perché si può parlare al contempo di bisogno e di motivazione, da un lato è qualcosa di fisiologico, qualcosa che come esseri viventi dotati di intelletto ci caratterizza tutti e riguarda attivazioni muscolari, neurologiche, endocrine, ma allo stesso tempo è anche una spinta che non tutti sentono o decidono di assecondare e pertanto qualcosa di strettamente diverso per ogni individuo e dipendente anche dalla modalità di soddisfacimento dei precedenti step della piramide.
La motivazione (motivo per agire, motivo per compiere un’azione) è una spinta a raggiungere un fine che sia diverso dalla condizione di partenza, fosse anche un premio momentaneo, un risultato effimero. La motivazione è quindi uno stato di tensione, ecco perché possiamo parlare di attivazione fisiologica e di bisogno, che porta a ricercare un nuovo equilibrio. Ma l’azione non è solo comportamento è anche mente, riflessione e soprattutto DESIDERIO, poiché spesso a motivare le nostre azioni sono proprio le nostre fantasie, l’idea che ci siamo fatti rispetto al raggiungimento di un deteminato status come può essere quello lavorativo, familiare, sociale.
Non esiste solo la psicosomatica come spiegazione di patologie attraverso la comprensione di attivazioni che dalla psiche coinvolgono l’organismo, lo stesso principio vale anche in positivo quando troviamo strade, strategie e metodi per indirizzarci verso le nostre mete.
Più forte è il desiderio più forte sarà la spinta che siamo disposti a darci e dunque più elevata l’attivazione che metteremo in atto, anche inconsapevolmente, per raggiungere quello scopo che ci siamo prefissi.