Gli esponenti del M5S Valentina Palmeri e Maurizio Santangelo in visita ispettiva nell’ Hotspot di Milo a Trapani
TRAPANI. Dopo il tentativo di rivolta dello scorso 9 febbraio all’Hotspot di Milo a Trapani, questa mattina i due esponenti del Movimento 5 Stelle hanno fatto visita al centro per cercare di fare chiarezza.
Venerdì scorso durante la rivolta di alcuni migranti è stato appiccato anche un incendio, domato fortunatamente dai Vigili del Fuoco in poco tempo.
“Stamattina abbiamo effettuato una visita ispettiva nell’hotspot di Milo dove abbiamo incontrato alcuni membri della commissione territoriale per il Riconoscimento della protezione internazionale di Trapani, della cooperativa che si occupa delle gestione di alcuni ambiti e della polizia di Stato in servizio nel centro di prima accoglienza. – affermano il Senatore Santangelo e l’On. Palmeri -Abbiamo cercato di capire quali siano state le cause della rivolta, avvenuta nei giorni scorsi, e le condizioni in cui operano – aggiungono – le forze dell’ordine. È emerso che alcuni dei 60 ospiti, che hanno dato il via alla rivolta, si trovavano nell’hotspot da quasi due settimane”.
Per gli esponenti del M5S, i tempi di permanenza nell’hotspot, quindi, “non sarebbero compatibili con quelli previsti dalla legge per la permanenza dei migranti all’interno di questo genere di strutture”.
“Cercheremo di fare maggior chiarezza – concludono i parlamentari – per comprendere per quali motivi queste persone, dopo i necessari accertamenti, sono costrette ad attendere tempi così lunghi di permanenza in questi centri”.