Ci risiamo, l’avevamo preannunciato, la maggioranza in Commissione Affari Istituzionali di nuovo in minoranza, anche per spaccature interne.
L’altra volta non è passato il terzo mandato per i sindaci di comuni fino a 3000 abitanti, questa volta la bocciatura è toccata alla Doppia Preferenza, cioé la cancellazione di essa in occasione delle elezioni amministrative.
Anche questa volta oltre la minoranza qualcuno della maggioranza ha votato contrario, come la Deputata e Consigliera Comunale di Palermo Marianna Caronia, protagonista di una battaglia all’interno del proprio partito. La Caronia ha bollato l’iniziativa di cancellazione della doppia preferenza come un ritorno al passato e ha confermato che lotterà perché non la si cancelli.
All’interno della maggioranza però la Caronia non si è trovata da sola, con lei ha votato no il capogruppo degli Autonomisti e popolari Carmelo Pullara e l’ormai oppositore interno il deputato Udc Vincenzo Figuccia, che sottolinea che le priorità sono altre, come la lotta alla povertà e una più equa distribuzione delle ricchezze. Ma il gruppo dei no non finisce qua, infatti tra questi anche la rappresentante di Diventerà Bellissima e Presidente della Commissione Ambiente, Giusy Savarino, che reputa la doppia preferenza una norma molto efficace, in quanto ha stimolato l’elezione di molte donne in gamba all’interno dei Consigli Comunali in tutta Italia.
Dalle opposizioni il no è arrivato dal Pd (Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici), perché non ha ravvisato l’urgenza della questione e sottolinea che si dovrebbe lavorare su cose più urgenti.
Si registra pure il voto contrario dei deputati Cinquestelle, che però in passato avevano sollevato dubbi su una norma che consentiva una sorta di “tracciabilità” del voto.
Ma la questione non finisce qua, infatti si si può intuire che è solo rinviata al dopo elezioni politiche che si terranno il 4 Marzo.