Casa degli orrori, il Comune di Castellammare del Golfo si costituisce parte civile: “Danneggiata la nostra comunità”

Chiuse le indagini a carico degli indagati, il Comune di Castellammare si costituirà parte civile

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Concluse le indagini a carico degli indagati della casa di alloggio “Rosanna”, definita “la Casa degli orrori”, il Comune fa sapere che si costituirà parte civile al processo “poiché la nostra comunità è stata davvero danneggiata dall’immagine venuta fuori dopo l’arresto di 4 persone accusate di maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti di una comunità alloggio. La nostra – afferma il Sindaco di Castellammare Nicolò Coppola – è una città solidale e laboriosa che ha sofferto molto per la terribile immagine di violenza rimbalzata a livello nazionale ma la comunità ha risposto mostrando il vero volto di Castellammare facendo sentire la  vicinanza ed il nostro affetto agli anziani regalando presenza ed ascolto in più di una occasione”.

Chiuse le indagini la Procura si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per i 4 indagati: Matteo Cerni, Rosanna Galatioto, Anna Maria Bosco, e Marianna Rizzo. L’operazione “casa degli orrori” fu portata a termine il 28 novembre dai carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo, comandati dal luogotenente Luigi Gargaro e dipendenti dalla Compagnia di Alcamo, guidata dal capitano Giulio Pisani, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Trapani. Le quattro persone arrestate, il gestore e tre dipendenti della comunità, sono accusate di sequestro di persona, violenza privata pluriaggravata continuata e maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della comunità. Dopo gli arresti la struttura è stata sequestrata ed affidata ad un amministratore giudiziario nominato dalla Procura.

“In questi mesi tanti concittadini, in modo ammirevole e in più di una circostanza, si sono spesi per far sentire la loro presenza, il no di Castellammare alla violenza, offrendo un abbraccio, un sorriso, un po’ di tempo ai nostri nonni, nostra preziosa memoria – sottolinea il sindaco Nicolò Coppola – . Iniziative di solidarietà alle quali abbiamo partecipato, partite spontaneamente da alcuni cittadini e poi condivise da tantissimi che hanno voluto rimanere vicini ai più deboli. Una risposta della società civile, della Castellammare che risponde con il cuore a chi vuole tacciare di negatività la nostra comunità facendo da scudo a chi subisce violenza. Questa è Castellammare e proprio per questo ci costituiremo parte civile nel processo”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteLa mafia delle campagne
Articolo successivoSalvataggio Airgest, M5S: “Disponibili a collaborare per trovare le risorse, ma niente salti nel buio”