Trapani: la storia dell’anziana finita vittima delle sue badanti. Adesso i poliziotti hanno scoperto ingenti sottrazioni di denaro
Che fine ha fatto il “tesoretto” dell’anziana ex bidella trapanese sottratta dalla Polizia alle sue badanti che sarebbero state le sue arpie? Non ci sono soltanto i maltrattamenti per l’anziana che la Squadra Mobile di Trapani ha sottratto poche settimane addietro alle violenze delle sue badanti, finite in cella, Giuseppa Barresi di 53 anni e Maria Guarino di 36. L’indagine, coordinata dal pm Francesca Urbani, si è di molto addentrata dentro un altro scenario: il lavoro investigativo condotto dai poliziotti ha infatti aperto altri scenari e sembra proprio che la donna di 75 anni non è stata solo oggetto delle angherie delle sue badanti, ma sia finita nella trappola di altre persone che ingannandola, fingendole affetto, avrebbero preso di mira denaro e i suoi averi, profittando del fatto che l’anziana in città non aveva alcun parente in grado di interessarsi a lei. I poliziotti della Squadra Mobile hanno già scoperto che nel tempo profittano fiducia dell’anziana, qualcuno si sarebbe appropriato di ingenti somme di denaro, circa 50 mila euro. Accertamenti sono in corso sui beneficiari di un testamento sottoscritto dalla donna, sulla vendita di alcuni possedimenti terrieri, sulla riscossione di alcuni premi assicurativi, su un anomalo trasferimento di somme dai suoi conti correnti verso altri conti bancari che la donna è stata indotta ad aprire. Le indagini pare investano un largo numero di persone. Anche soggetti pare parecchio qualificati, impiegati di banca compresi. La donna pensionata da parecchio tempo, titolare di una pensione nemmeno modesta, nella sua vita non spendeva un gran che, quindi molto denaro restava fermo sul conto corrente. D’improvviso però quel conto è stato più volte movimentato. L’anziana non risulta mai aver concesso deleghe ad alcuno per operare sul suo conto corrente, ma qualcuno ci sarebbe riuscito ugualmente. La donna frattanto ha lasciato Trapani e adesso si trova ospite degli unici suoi parenti più prossimi che abitano in Sardegna. I poliziotti della mobile hanno ripetutamente sentito l’anziana e i suoi familiari, questi ultimi hanno detto che per sapere delle condizioni della loro parente spesso si sentivano con una persona che mai ha suscitato motivi di preoccupazione, tutto, sapevano andava bene e la loro parente era perfettamente accudita. E invece le cose andavano in maniera diversa. Ad occuparsi della donna inizialmente fu Giuseppa Barresi, poi questa chiese aiuto alla Guarino. I poliziotti con video e audio hanno documentato il “calvario” quotidiano dell’anziana, minacciata e maltrattata, percossa, strattonata, presa a schiaffi. Una incredibile storia di violenze gratuite. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, quelle erano scene quotidiane.