Favignana, attacco all’ambiente e mare a pagamento

Ancora una discutibile iniziativa imprenditoriale  stavolta a Cala Rotonda

Tra il tramonto e l’alba di pochi giorni addietro è comparsa la transennatura di una porzione di area a ridosso di uno dei luoghi più belli di Favignana, quello di Cala Rotonda. Lavori in corso pare per la realizzazione di un lido. L’area è demaniale e con le norme in vigore è possibile realizzare in area demaniale a ridosso del mare qualsiasi cosa, purché funzionale alla balneazione e alla fruizione del mare. Favignana dovrebbe avere un Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, fu predisposto tempo addietro dalla Giunta dell’allora sindaco Antinoro, ma il “Pudm” è rimasto chiuso nei cassetti come ci dice il consigliere comunale Michele Rallo. “I cittadini – dice Rallo – sono indignati, sui social si può vedere quale è il commento generale della gente, Favignana sempre più privatizzata e data in pasto a imprenditori che vengono da fuori, mentre la politica che doveva dare gli strumenti per regolamentare queste speculazioni sta a guardare. Ancora di più in questa fase, dove si cerca una quadra per le prossime amministrative. Ma cosa andranno a dire alla gente quando gli stessi signori che dovevano far adottare il piano di utilizzo del demanio marittimo, oggi secondo una recente norma regionale di competenza comunale, non hanno fatto nulla a fin che questo strumento possa essere operativo”. Michele Rallo è spietato nei confronti dell’amministrazione, giudizio parecchio pesante e in questi suoi giudizi non è del tutto solo a Favignana, tanti la pensano come lui. “Forse per approvare il “Pudm” bisogna aspettare il via libera ad altre concessioni simili a questa per Cala Rotonda? Siamo distanti dal turismo sostenibile che l’amministrazione sbandiera ad ogni occasione o dall’isola ciclabile premesso che non esiste una sola pista ciclabile. Una cosa è la comunicazione pubblica della Giunta un’altra cosa è la realtà di quest’isola, la gestione delle coste doveva essere un punto di forza, tutela dell’ambiente invece che sfruttamento selvaggio, come la concessione di una concessione in terreno privato limitrofo alla spiaggia del Lido Burrone dove con la norma che permette la realizzazione di servizi alla diretta fruizione del mare, si è data autorizzazione di aprire locale senza neanche l’accesso da una strada, ma altresì dal mare! E i disabili? E lo scarico carico merci da dove avviene? Questo è il Suap di Favignana che concede simili autorizzazioni”. La zona interessata dai lavori in corso pare essere inserita all’interno di un ambito di tutela ambientale europea “Rete natura 2000”, qualcuno sull’isola sostiene che l’avvio dei lavori ricade nella sola responsabilità dell’assessorato regionale al Territorio ma è pur vero che al Comune va notificata la proposta progettuale. Può accadere, e certo che può succedere, che qualcuno non abbia visto la comunicazione. E frattanto a Cala Rotonda si costruisce il lido e il mare diventa così a pagamento.

Questa la replica del sindaco Pagoto appena ricevuta in redazione:
“Da anni – scrive Pagoto – conduciamo una vera e propria battaglia contro ogni concessione demaniale rilasciata senza i pareri previsti del Comune e dell’Area marina protetta. Abbiano adottato già alcuni anni fa il piano di utilizzo del demanio marittimo in consiglio comunale: piano che l’assessorato regionale non ha mai esitato.  Nelle more  abbiamo sempre chiesto di sospendere ogni rilascio di concessione demaniale. Lo abbiamo fatto con atti formali ed anche in conferenze di servizio con tutti gli enti coinvolti. In questo caso  il privato ha ottenuto la concessione da parte della Regione in forza di una sentenza che ha dichiarato i pareri negativi espressi ininfluenti. Non solo, ma lo stesso privato si è rivolto al tribunale per avere riconosciuto il danno per non aver ottenuto la concessione nei tempi, chiedendo al comune diverse centinaia di migliaia di euro di risarcimento.  Ricorso al quale il Comune si è opposto già nei mesi scorsi. A prescindere dall’ iter in sede legale però, trovandoci contrari già dall’inizio a questa come ad altre concessioni demaniali, non appena riceveremo il puudm dai competenti uffici regionali per la definitiva approvazione da parte del comune, dichiareremo  area non concedibile così che a scadenza possa non essere ancora concessa a nessuno
Comunicheremo nel dettaglio l’iter del procedimento e dei ricorso in essere. Non accettiamo in questo caso lezioni da nessuno ne’ tanto meno dal consigliere Rallo che sa bene che sia tutto il consiglio comunale che  l’amministrazione si sono sempre schierati non solo a parole ma con atti formali contro il rilascio di ogni concessione demaniale ad esclusione di quelle senza finalità di lucro. Ogni tanto occorrerebbe riconoscere quanto fatto insieme agli altri piuttosto che sfruttare l’occasione per una visibilità personale”.
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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.