La Polizia Ferroviaria è in prima linea per quanto riguarda il contrasto dei furti di rame che, oltre a rappresentare un elevato aggravio economico per le aziende che lo subiscono, comporta anche ingenti disservizi alla cittadinanza come guasti alla rete elettrica e telefonica, ritardi e soppressioni di treni. E’ per questo che la Polfer quotidianamente impiega i suoi uomini anche per la prevenzione e la repressione di questa tipologia di reato, e lo fa predisponendo controlli lungolinea e negli scali ferroviari ma anche, periodicamente, mettendo in campo una vera e propria taskforce per colpire “l’indotto illegale” che si genera dai furti del costoso metallo. Proprio nel corso di una di queste attività, denominata “Operazione Oro Rosso”, la Polizia Ferroviaria di Palermo ha sottoposto a controllo un magazzino sito nei pressi del Cimitero Comunale di Trapani, ove erano a lavoro 3 uomini, tra cui il titolare, tale G.D. di anni 35, che dirigeva l’attività riguardante la gestione di rifiuti speciali. Insospettiti dalla presenza, a vista, di spezzoni di rame, gli inquirenti hanno deciso di sottoporre a perquisizione il locale, riuscendo a rinvenire in tutto 825 kg del suddetto metallo, in parte nascosto anche dietro intercapedini ricavati con dei pannelli. In particolare 662 Kg di oro rosso presentavano ancora la guaina mentre altri 120 erano stati già sguainati ed altri 43 consistevano in tubi di rame. G.D. non ha saputo spiegare la provenienza del materiale rinvenuto né, tantomeno, ha potuto produrre autorizzazioni in merito all’attività svolta che, di fatto, è risultato completamente abusiva. Pertanto il titolare, gravato tra l’altro di precedenti specifici, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per l’esercizio abusivo dell’attività di gestione, smaltimento e recupero di rifiuti speciali e per riciclaggio. Per quest’ultimo reato sono stati denunciati in stato di libertà anche gli altri due addetti sorpresi nel locale, tali V.F., di 39 anni, e M.G., classe 1960, entrambi pregiudicati. Nell’operazione il locale è stato sequestrato e riaffidato in custodia giudiziale al titolare stesso mentre, a seguito del riconoscimento da parte di operatori Enel e Telecom, sono stati riconsegnati alle predette aziende rispettivamente 140 e 13 chili di rame. Il restante rame, in attesa dell’individuazione dell’esatta provenienza, invece, su disposizione dell’A.G., è stato affidato in custodia giudiziale ad una ditta di Trapani.
Grazie a questo sequestro la Polizia Ferroviaria non solo ha posto fine all’illecita attività ma ha anche scongiurato che da essa si configurassero reati ambientali più gravi. La Polfer continuerà a mantenere alta la vigilanza sul fenomeno dei furti di rame per garantire, in primo luogo, la sicurezza del trasporto su rotaia e per assicurare alla giustizia i predatori di metallo.