Castellammare, la politica “frammentata” e la corsa delle liste civiche

Ad oggi ufficializzati quattro candidati a Sindaco con rispettive liste civiche, ma potrebbero diventare sette

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si va delineando il quadro politico a Castellammare del Golfo in vista delle imminenti elezioni amministrative in programma per il 10 giugno. Attualmente sono 4 i candidati alla poltrona più alta di Palazzo Crociferi, ma sono attesi nei prossimi giorni altri nomi.

Fino ad oggi i candidati ufficiali sono: Francesco D’Angelo, imprenditore, volto nuovo alla politica che correrà con il movimento regionale “Idea Sicilia”. Laura Ancona, avvocato penalista, figlia dell’ex Sindaco Giuseppe Ancona e consigliera comunale uscente, correrà per la carica di Sindaco con la lista civica “Idee Giuste”. Giuseppe Lo Porto, professore di inglese, Dirigente dell’Ufficio Istruzione presso il Consolato Generale d’Italia a Mosca, volto nuovo della politica, correrà per il movimento politico “Cambiamenti”. Nicolò Rizzo, ingegnere, volto nuovo alla politica, correrà invece per il movimento civico “Oltre”. Questo il quadro politico attuale, anche se non sono da escludere “colpi di scena” nelle prossime ore.

Ancora da definire invece i candidati di centrodestra, centrosinistra e del Movimento 5 Stelle.

Per il centrodestra il nome, come si apprende da fonti vicine alla coalizione, potrebbe essere deciso nei prossimi giorni. In “lizza”, dopo il passo indietro dell’attuale consigliere Angelo Palmeri, sono l’ex consigliere provinciale e medico di famiglia Antonino Mistretta (ma anche lui sembra essersi tirato indietro) e il consigliere comunale uscente Giuseppe Cruciata del movimento “Diventerà Bellissima” ma non è escluso il colpo di scena, ovvero un nome “terzo” incaricato di ricucire i rapporti con le diverse anime del centrodestra cittadino.

Per il centrosinistra, ovvero il Partito Democratico, il nome è quello del Sindaco uscente Nicolò Coppola che, dopo l’invito del segretario cittadino Dem Francesco Gianquinto di sciogliere la riserva, non ha ancora deciso se candidarsi “per continuità” o se lasciare la sua eredità ad altri. L’attuale Sindaco Coppola potrebbe decidere la ricandidatura dopo l’8 maggio, data in cui arriverà la sentenza sul caso del presunto abuso d’ufficio per la nomina del dirigente Giacomo Gervasi. L’altro nome “papabile” è quello dell’attuale Vice Sindaco Salvo Bologna. Il nome di Bologna, infatti, potrebbe far felici le diverse anime del Partito Democratico che in questi giorni sembrerebbero non aver “digerito” il corteggiamento a Coppola ma invece sarebbero disposti a sostenere il passaggio di consegne al Vice Bologna. Ma intanto quest’incertezza interna al Partito Democratico sembra aver già creato i primi “attriti”, ovvero la fuoriuscita dal partito di alcuni “dissidenti” interni al PD (situazione che rispecchia un po’ quella nazionale) per “sposare” i progetti civici già ufficializzati.

Per il Movimento 5 Stelle il nodo è ancora da sciogliere. Il nome più accreditato che circola tra gli ambienti politici pare sia quello dell’attivista Salvatore Bonghi. Ma fino ad oggi dal gruppo cittadino nessuna nota ufficiale o uscita pubblica, mentre a Trapani e Valderice il Movimento ha già ufficializzato i nomi.

Se nei prossimi giorni si dovessero confermare le candidature di centrodestra, centrosinistra e M5S i candidati alla carica di Sindaco della città potrebbero diventare ben sette.

Viste le nuove regole della legge elettorale (si andrà al voto con il maggioritario, senza ballottaggio) si tratterà di “una poltrona per sette” che aprirà una “caccia all’ultimo voto”, infatti si vincerà o si perderà anche per un solo voto di scarto. Una cosa certa è l’apparente difficoltà dei partiti tradizionali. Non a caso i nomi che ancora stentano ad emergere sono proprio quelli dei candidati delle storiche coalizioni cittadine. I primi quattro candidati infatti sono tutti in corsa con movimenti civici a trazione locale o regionale. Intanto è “caccia” al candidato più forte e, quindi, all’ultimo voto: Così la campagna elettorale diventa sempre più social con catene, messaggi elettorali e richieste di candidature al consiglio comunale attraverso WhatsApp e Facebook.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.