Ieri sera al Beach Bar di Marausa il candidato sindaco per Trapani del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Mazzonello, e gli assessori indicati Giovanni Catania, Marcello Maltese e Ignazio Billera, hanno illustrato uno dei 10 punti del programma amministrativo: il TramTreno. «È una idea di mobilità già ampiamente sperimentata in molti paesi d’Europa – ha spiegato il candidato sindaco Giuseppe Mazzonello -, che riteniamo possa essere efficace anche per Trapani. L’idea, in due parole, è quella di utilizzare la linea ferroviaria come una linea tranviaria di superficie che colleghi la stazione con le contrade e con gli aeroporti di Trapani-Birgi e poi di Punta Raisi. Non si tratta di un progetto visionario ma di una ipotesi ampiamente realizzabile. Un progetto simile è già stato presentato al comune nel 2009 da un giovane ricercatore trapanese, una mente brillante costretta a lasciare il Paese, che oggi lavora a Londra. Noi lo abbiamo ripreso, aggiornato e adeguato. La città non sarà più tagliata in due dalle barriere che dividono l’area urbana dal sedime ferroviario e, soprattutto, proprio il sedime ferroviario diventerà un parco urbano percorribile a piedi. Si può fare modificando lievemente l’asta ferroviaria di manovra e aggiornando il materiale rotabile. A pasto dei vecchi treni, motrici e carrozze più moderne e leggere con capacità di accelerazione, frenata e manovra adeguate al traffico urbano».
«I finanziamenti – ha detto Giovanni Catania – possono essere reperiti nell’ambito della programmazione europea e resi disponibili attraverso un programma quadro che veda tra gli attori anche Rete Ferroviaria Italiana. L’investimento non supera i 30 milioni di euro. Poca cosa rispetto ai 220 milioni investiti su Palermo per sette linee tranviarie vettori, o i 400 milioni di euro per collegare Catania con l’aeroporto Fontanarossa. I soldi ci sono ed esistono le misure per reperirli se c’è la volontà politica e la capacità di programmare».
«La forza del progetto – ha aggiunto l’architetto Marcello Maltese – non è solo l’intervento sulla stazione, il sedime o la nuova idea di mobilità, ma piuttosto la capacità di guardare a un insieme di trasformazioni e cambiamenti della città di Trapani che ne modifichino l’assetto sia sul piano urbanistico che sociale. La città sarà al contempo attraversabile in treno e fruibile dai cittadini con tutti i mezzi di locomozione, recuperando altresì il tessuto urbano con aree a verde e servizi per i cittadini, ricongiungendo concretamente zone della città che a causa della divisione sono divenute via via marginali e per lo più degradate o abbandonate. Ogni cambiamento sul territorio determina un cambiamento sociale, ed è su questo cambiamento che intendiamo operare in maniera radicale».