Nuovo numero del mensile S già on line, da sabato nelle edicole. Il racconto di Cosa nostra targata Matteo Messina Denaro. I volti dei mafiosi liberi
Il mensile “S” fondato da Francesco Foresta e oggi diretto da Antonio Condorelli lancia un’edizione straordinaria con grandi inchieste che saranno disponibili online e in tutte le edicole siciliane dal 25 maggio.
Insieme al mensile sarà possibile acquistare il film sulla guerra di mafia “Ero Malerba”, in Dvd, capolavoro di Toni Trupia, oppure il libro La tela dei boss, grande inchiesta di Riccardo Lo Verso.
SISTEMA MONTANTE – Il mensile “S”, nelle edicole di Caltanissetta, Messina, Siracusa e Ragusa avrà la copertina dedicata al sistema Montante. In esclusiva saranno pubblicate le originali “agende segrete” del leader di Confindustria finito ai domiciliari per associazione per delinquere.
Lo speciale su Montante contiene: l’inchiesta sulle “due vite” dell’industriale nisseno, curata da Roberta Fuschi; la “ragnatela” con tutti i nomi e le accuse, a cura di Antonio Condorelli; il “memoriale” di Cicero e Venturi, a cura di Elena Giordano; le intercettazioni segrete, a cura di Riccardo Lo Verso; ombre sui finanzieri, di Saul Caia; l’agenda segreta, di Laura Distefano, tutti gli appunti trovati nel bunker di Montante; la replica, a cura di Riccardo Lo Verso
LA MAPPA DELLA MAFIA 500 nomi– A Palermo, Catania, Trapani e Agrigento, “S” dedica la copertina allo speciale sulla mappa della mafia, con 500 nomi e cognomi.
PALERMO – “I nuovi capi” è curato da Riccardo Lo Verso, che fa nomi e cognomi dei soggetti nel mirino della magistratura e ancora a piede libero.
TRAPANI – Questioni di famiglia, ecco la mappa di Cosa nostra trapanese, i nomi e cognomi di chi comanda nella terra di Messina Denaro, dalla Sicilia al Venezuela, la rotta degli affari, di Rino Giacalone.
AGRIGENTO – Peppe Castaldo svela nomi e cognomi dei boss, città per città, mandamento per mandamento.
CATANIA – Laura Distefano ha lavorato una grande inchiesta, “I padrini”, Santapaola, Ercolano, Mazzei, Laudani e Cappello: gli uomini d’onore di Cosa nostra. Le nuove leve dei clan e i vecchi colonnelli affamati di potere. Tutti i nomi e cognomi dei boss di Catania: condannati, arrestati, scarcerati e indagati a piede libero.
NITTO SANTAPAOLA – Speciale curato da Fernando Massimo Adonia sul boss catanese, un criminale sanguinario in passato legato ad alcuni rami delle istituzioni.
GIARRE – Il triumvirato: Brunetto, Di Mauro, Cintorrino. Maria Bella ricostruisce i segreti degli ultimi boss dell’area ionico etnea.
MAFIA – Il rapporto dei servizi segreti. A cura di Fernando Massimo Adonia.
#UOMINIDILEGGE – In questo numero l’avvocato Raffaele Bonsignore. A cura di Laura Distefano.
IL LIBRO – Allegato al mensile “S” nelle edicole è possibile acquistare il nuovo libro di Riccardo Lo Verso, firma di punta di “S” e di LiveSicilia,“La tela dei boss”. Il giornalista palermitano cerca di risolvere uno dei misteri d’Italia: quello del noto Caravaggio rubato. Per farlo ricostruisce verbali, rivelazioni e segreti della mafia.
IL DVD – Allegato al mensile “S” è possibile acquistare il dvd del film “Ero malerba”. La voglia di riscatto intellettuale e culturale di un pluriomicida. La storia vera di un uomo, entrato in carcere analfabeta, poi laureatosi, diventato autore di un libro che indaga sul dominio della violenza e del male. E’ il docufilm “Ero Malerba” di Toni Trupia con Giuseppe Grassonelli, Carmelo Sardo, Vittorio Teresi, Gaetano Savatteri che Rai Cultura propone in prima visione su Rai Storia.
Il docufilm ripercorre la storia di Giuseppe Grassonelli, condannato all’ergastolo per diversi omicidi collegati alla guerra tra Stidda e Mafia degli anni ’80, e raccoglie testimonianze di magistrati, politici e persone coinvolte nella guerra di mafia scoppiata nell’agrigentino, materiale di repertorio dell’epoca e documenti personali della famiglia Grassonelli. Il docufilm è stato girato in Sicilia e ad Amburgo, tranne la parte della lunga intervista allo stesso Grassonelli, raccolta nel carcere di massima sicurezza di Sulmona, resa possibile grazie ad autorizzazioni speciali concesse dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.