Dopo soli due giorni dall’acceso incontro calcistico valido per i play off Trapani – Cosenza, gli investigatori della D.I.G.O.S. hanno tratto in arresto Salvatore Davide Cascio, di anni 30, ritenuto responsabile del delitto di lancio di oggetti contundenti in occasione di manifestazioni sportive, previsto e punito dall’art. 6 bis, comma 1, della legge n. 401 del 1989 e successive modifiche.
Conclusasi la partita di mercoledì sera con una pesante sconfitta per la squadra granata, un nutrito gruppo di tifosi trapanesi si era raggruppato nelle strade adiacenti il “Provinciale”, con il chiaro intento di provocare disordini al fine di contestare la squadra ed il suo allenatore.
Malgrado i tentativi di dialogo e mediazione, i più aggressivi hanno dato vita ad una vera e propria “sassaiola” nei confronti del personale di Polizia in servizio di Ordine Pubblico, contro il quale sono stati scagliati pesanti sassi e bottiglie, che ne hanno messo a repentaglio l’incolumità fisica.
Il personale della DIGOS ha quindi prontamente acquisito le videoriprese operate dal personale della Polizia Scientifica del capoluogo e le immagini dei tornelli della curva dei tifosi locali.
Grazie ad un’accurata analisi del materiale video fotografico e all’esperienza degli operatori della polizia giudiziaria, si è giunti all’identificazione del CASCIO, colto nell’atto di tirare oggetti all’indirizzo degli agenti.
Costui peraltro, già conosciuto alle Forze dell’ordine per una spiccata pericolosità sociale fondata sui numerosi precedenti di Polizia di cui nel tempo si è reso responsabile, ha svolto il ruolo di guida di un gruppetto di minori, oggetto di ulteriori indagini, aizzandoli a partecipare al lancio di materiale pericoloso.
Il supporter è stato quindi rintracciato ed arrestato per strada e successivamente posto agli arresti domiciliari.
Nella giornata di sabato è stato condotto direttamente innanzi al giudice, per l’udienza di convalida, all’esito della quale è stato confermato l’impianto accusatorio degli investigatori.
Nell’adozione della misure restrittiva in questione ha trovato applicazione l’istituto disciplinato dall’art. 8 della legge n. 401 del 1989 (c.d. flagranza differita), recentemente prorogato fino al giugno 2020 dal c.d. decreto Minniti, che prevede la possibilità di arrestare gli autori di reati commessi in occasione di manifestazioni sportive entro le 48 ore dalla commissione del fatto.
Rilevanti anche le conseguenze economiche a cui il Cascio è andato incontro, poiché al momento dell’arresto è stato fermato mentre si trovava in sella al suo scooter senza indossare il casco ed essendo peraltro privo del certificato di assicurazione e della necessaria revisione.
Per queste violazioni si è quindi proceduto al sequestro del motociclo e all’applicazione delle conseguenti sanzioni amministrative pecuniarie.
Proseguono le indagini della DIGOS volte all’identificazione degli altri tifosi che hanno partecipato alla sassaiola di mercoledì sera.
A carico dei soggetti individuati sarà adottata, altresì, la misura del DASPO, il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive.