“Scontro” tra tecnici sulla nuova rotonda. Cusumano scrive a Rizzo: “Contro di me macchina del fango”
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si è accesa la campagna elettorale a Castellammare del Golfo. Venerdì sera durante i comizi in villa si è assistito ad un doppio “duro scontro” verbale, il primo tra l’assessore designato dal candidato Sindaco Rizzo, l’Avv. Giacomo Frazzitta e Nicolò Coppola, Sindaco uscente e candidato. L’altro, che ha acceso la polemica a distanza di qualche ora, tra il candidato Sindaco Nicola Rizzo e l’ingegnere Simone Cusumano. Rizzo ha “criticato” il progetto della seconda rotonda all’incrocio tra via Segesta, il viale Umberto I e la via San Paolo della Croce.
Di seguito pubblichiamo la lettera invitaci dal Capo dell’Ufficio Tecnico Comunale Ing. Simone Cusumano, in attesa della replica del Candidato Sindaco Nicola Rizzo:
“Egregio Ing. N. Rizzo
Pensavo e speravo che la lettera scritta dal sottoscritto nel 2014 e indirizzata all’allora Sindaco uscente Marzio Bresciani, fosse stata l’ultima che io avrei scritto, per evitare le polemiche che nascono in molti cittadini, ed invece mi ritrovo, mio malgrado, a scrivere un’altra lettera, questa volta a te, candidato Sindaco alle elezioni amministrative di questa Città.
Ma se anche questa lettera, dovesse servire a ristabilire la verità su alcune affermazioni gratuite, sappi, che io difenderò sempre il mio ruolo e il mio operato soprattutto in presenza di menzogne e gratuite affermazioni, a meno che queste non siano critiche costruttive che accetto volentieri e credimi non è il nostro caso.
Caro Ingegnere il nostro rapporto improntato alla collaborazione e alla stima reciproca viene da lontano, da sempre ci siamo tranquillamente confrontati sia sul piano tecnico che su quello umano. Da tecnico mi hai manifestato il tuo apprezzamento per il lavoro da me svolto, quale Responsabile dell’ufficio tecnico, lo hai manifestato negli ultimi cinque anni, per l’incessante attività svolta dall’ufficio che dirigo.
Lo hai manifestato in particolare per l’attività di rinnovamento del cimitero, lo hai manifestato nell’attività di revoca delle concessioni cimiteriali di sepolture gentilizie e riassegnazione delle stesse a nuovi soggetti , attività che ha consentito a tanti cittadini di avere in concessione una dignitosa fossa gentilizia, in particolare hai avuto modo di apprezzare il mio operato che con assoluta trasparenza, imparzialità e parità di trattamento, nel portare avanti le procedure che hanno consentito anche a quella che nei tuoi post mediatici chiami “IL NOSTRO…” , di assegnare anche a lui una dignitosa sepoltura gentilizia nel nostro cimitero. Tutto questo sicuramente ci onora tutti come cittadini.
Ma la cosa che più di tutti mi è rimasta in mente e ti dico la verità, mi ha anche un po’ emozionato, è stato quello che mi hai riferito nello stesso mese di dicembre quando, completati i lavori di ricostruzione della Torre Bennistra, grazie anche al tuo incarico di Responsabile della Sicurezza, mi hai detto parole che, non ti nascondo, mi hanno un po’ lusingato e hanno contribuito a ripagarmi e dei tanti sacrifici fatti durante i lavori di ricostruzione della torre.
Riporto esattamente le parole che mi hai detto: “…… sono onorato di avere fatto parte di questo staff di tecnici e imprese da te coordinati, che con tutte le difficoltà è riuscito a completare un’opera importante per il futuro turistico di questa città “. Ti dico la verità , mi sono sembrate parole sincere perché da coordinatore della sicurezza che eri, hai vissuto il pericolo ogni giorno incombente, inoltre sono stato contento perché hai toccato con mani le difficoltà che ogni giorno si vivono nel portare avanti le opere pubbliche.
Venerdì sera salendo sul palco della Villa Comunale, da candidato Sindaco per l’apertura della tua campagna elettorale, improvvisamente, mi hai mostrato un nuovo volto a me sconosciuto, ti sei completamente spogliato del tuo essere Ingegnere e ti sei vestito da politicante.
Improvvisamente ti sei dimenticato del codice deontologico professionale, del codice di sicurezza dei lavoratori , del codice dei contratti , ti sei messo il vestito più sporco del politico della Prima Repubblica e hai cominciato a fare attacchi non politici, non all’Amministrazione uscente, ma a me che la stavo dirigendo i lavori della rotatoria di via S.Paolo della Croce.
Non hai accusato l’Amministrazione Comunale per avere programmato la rotatoria di via S. Paolo della Croce, non hai detto che quel progetto redatto dall’Ufficio Tecnico, anche se provvisto da tempo dei pareri necessari non andava approvato, in quanto avrebbe maggiormente congestionato il traffico proveniente da Palermo magari perché era meglio forse fare un sotto passaggio o una sopraelevata, ma hai esclusivamente attaccato il sottoscritto quale responsabile per come l’opera che si stava realizzando.
Hai parlato della costruzione di un’opera senza progetto, realizzata artigianalmente a tentativi con prove, facendo transitare mezzi articolati e pesanti, prove che non sarebbero state necessarie se fosse esistito il progetto, hai cercato, non so per quali fini, di screditare la mia professionalità e hai detto che quella rotatoria avrebbe bloccato il traffico e impedito ai turisti di ritornare a Castellammare.
Per meglio puntualizzare questo pensiero hai utilizzato anche toni di sfottò non nei confronti dell’Amministrazione Comunale, ma nei confronti del sottoscritto, giustificando scherzosamente il ritardo degli oratori che si dovevano susseguire, dall’intasamento delle macchine, proprio alla rotatoria di S. Paolo.
In un attimo ti sei spogliato della veste di Ingegnere, improvvisamente hai dimenticato che quando si opera in un cantiere cittadino non isolato, per motivi di sicurezza della viabilità si devono valutare tutte le interferenze del cantiere con la viabilità stessa e prendere accuratamente le contromisure, cosa che puntualmente ha fatto l’Ingegnere *** appositamente nominato quale coordinatore per la sicurezza per ogni spostamento dell’area di cantiere è stata ristretta o allargata la corona centrale in funzione delle lavorazioni da svolgere e appositamente sono state fatte più volte le prove con mezzi articolati , e ciò per avere la certezza che in quel momento il cantiere non interferiva con la viabilità.
Quando sono iniziati i lavori, caro Ingegnere, avevamo un diametro della rotatoria provvisoria di 10 metri, come più piccola era la corona interna della rotatoria, esattamente, di metri tre. Nel corso dei lavori dopo l’allargamento, come da progetto, avendone ampliato il diametro di metri tre si è ampliata anche la corona centrale.
Tu pur consapevole, spero, di quanto detto sopra, ti sei dimenticato delle norme sulla sicurezza dei lavoratori, ti sei appropriato del linguaggio dei social come facebook e hai semplicemente denigrato il mio lavoro senza proporre soluzioni alternative da realizzare con le poche risorse disponibili. Almeno potevi proporre il solito sottopassaggio da €. 4.000.000,00 o la sopraelevata da € 20.000.000,00 che una volta eletto sindaco avresti avuto finanziato con il solito NOSTRO… .
Inoltre nel corso dei lavori, con lo spostamento del cantiere all’interno della rotatoria si rendeva necessario di volta in volta fare le prove con i mezzi articolati per evitare difficoltà agli autotrasportatori. È ovvio che in una zona chiusa al traffico tutte queste difficoltà non ci sarebbero state.
Allora mi chiedo: se tu confondi l’applicazione delle misure di sicurezza con le conseguenti prove, con’opera che viene realizzata a tentativi, debbo pensare che nel lavoro di ricostruzione della Torre Bennistra in cui tu eri Responsabile della Sicurezza, dove non sono successi incidenti, forse ci siamo salvati esclusivamente per merito del padreterno che ha vigilato su di noi.
Ogni giorno uscendo dal mio ufficio vedo l’insegna della Piazzetta dedicata ad un grande Ingegnere, tuo padre, una persona che, per quel poco tempo che ho avuto la fortuna di conoscere e per quello che ho saputo da tanti che lo hanno conosciuto compreso l’ attuale Sindaco Nicola Coppola, che per molto tempo è stato al suo fianco, ho sempre provato e continuo a farlo una grande ammirazione e stima, per un motivo semplice: lui svolgeva il suo lavoro che era esattamente il mio, lo svolgeva però in un periodo molto più difficile da quello attuale, un periodo in cui erano più forti le pressioni e gli interessi mafiosi. Oggi fortunatamente grazie al sacrificio di tanti questo tipo di lavoro pur sempre difficile, è meno pericoloso, ma sempre al centro di inchieste e denunce.
Mi ricordo che un giorno, io giovane laureato, mentre dialogavo con lui, parlando delle potenzialità delle nostre terme, riferendosi ad una parte scadente della politica Castellammarese di allora, scherzosamente ebbe a dirmi, con tono ironico: “caro Ingegnere io non ho bisogno delle terme, quando devo fare i fanghi vado in Consiglio Comunale.”
Io li per lì mi sono messo a ridere pensavo fosse solo una battuta di cattivo gusto ma l’ho memorizzato ugualmente. Ti dico la verità , allora questo messaggio non lo avevo bene capito. Un giorno parlando con te di tuo padre mi hai detto “ mio padre apparentemente è morto di infarto ma a farlo morire veramente è stata la macchina del fango sempre pronta a colpire.
Oggi tu, quasi per una beffa della vita, per renderti più credibile ai tuoi elettori hai indossato lo stesso vestito di quella macchina, per denigrare con lo stesso metodo di allora, chi lavora instancabilmente e ricopre l’incarico che apparteneva a tuo padre e cioè io.
Ma tu non ti limiti a questo, usi lo stesso linguaggio dei politici di allora e parli del malaffare che il Sindaco ha coperto in questi cinque anni, e siccome quando si parla di malaffare nei Comuni, ovunque, si parla del mondo degli appalti, che a Castellammare sono gestiti dalla centrale unica di committenza costituita tra i comuni di Castellammare – S.Vito e Buseto Palizzolo la cosiddetta C.U.C. di cui sono responsabile, ancora una volta hai parlato male di me.
Altri candidati come te hanno fatto riferimento genericamente alla mia persona parlando di depuratore, gare di appalto, porto, rotatorie, nessuno di questi e’ un Ingegnere o un tecnico e ovviamente senza offese specifiche nel dibattito politico ci sta tutto tranquillamente.
Tu sei un Ingegnere e questo sfottò nei miei confronti, di cui ti sei reso protagonista, e quelle sue dichiarazioni non te li puoi permettere.
Capisco il tuo malessere alla lettura di questa lettera ma tu te lo sei cercato tutto, hai il diritto di replica nei comizi elettorali, sai che nei comizi non mi posso difendermi, hai il diritto di querelarmi e di fare quello che vuoi, io ti assicuro che sono sereno.
Ti chiedo solo se lo riterrai ’ opportuno parlare della rotatoria non in corso d’opera come hai ha fatto. ma quando sarà collaudata e ti invito in un confronto tecnico, alla presenza di qualunque docente universitario competente del settore che, tranquillamente potrai scegliere tu.
Ti garantisco che la rotatoria funzionerà sempre come funzionano da trent’anni le rotonde in tutta Europa piccole o grandi che siano. Funzionerà anche quando scenderanno migliaia di macchine da Palermo, in quel caso sarà necessaria la presenza dei vigili che controlleranno in entrata le macchine che a monte della rotatoria in prossimità di attività commerciali posteggiano in mezzo alla strada lo stesso in uscita a valle della rotonda.
Per tutto quanto sopra ti chiedo solo un po’ di riflessione.
Tutti indistintamente possiamo sbagliare nella vita e sempre fortunatamente c’e’ un momento per riconoscere i propri errori e recuperare i rapporti.
Castellammare del Golfo 26.05.2018 Distinti saluti Simone Cusumano”.
Lettera firmata dall’Ing. Simone Cusumano
L’Ufficio Stampa di Rizzo, contattato da noi, non ha voluto fornire una replica.