Ieri la cerimonia che ha segnato nel ricordo del militare ucciso, i valori della nostra Repubblica
E’ stata una cerimonia piena di commozione , il ricordo di un valoroso militare ucciso nell’adempimento del proprio dovere, il maresciallo Silvio Mirarchi. Fu ucciso la notte del 31 maggio 2016 mentre con un collega si apprestava a fare irruzione in una serra nelle campagne di Marsala usata per coltivare piante di marijuana. C’è un processo in corso, alla sbarra il presunto omicida Nicolò Girgenti. Il dibattimento sta mettendo in luce ciò che era già emerso nelle ore immediatamente successive a quel delitto e cioè che l’attività criminale condotta dentro quella sera avrebbe un legame con gli affari della mafia di Partinico. Pochi gli elementi che potrebbero scagionare Girgenti. Processo a parte l’Arma dei Carabinieri e l’amministrazione comunale di Marsala hanno voluto ricordare il maresciallo Mirarchi , al quale ieri è stata intestata la caserma della Compagnia di Marsala. Presenti i familiari del maresciallo Mirarchi, i più alti ufficiali dell’Arma, il prefetto Pellos, il vescovo Mogavero, il sindaco Alberto Di Girolamo. Una cerimonia che vogliamo raccontarvi con le parole del comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Stefano Russo.
Il colonnello Russo ha esordito rivolgendosi direttamente alla vedova, signora Antonella, e ai figli, sottolineando il valore del loro congiunto, “che ha tenuto fede al proprio giuramento “fino alla morte”. Lascia a voi, e a tutti noi, un’eredità importante”. Il ricordo del maresciallo Mirarchi è un ricordo estremamente legato alla festa di queste ore dedicata alla Repubblica, 72 anni che non hanno fatto perdere vigore e attualità ai valori posti a fondamento con l’approvazione della Costituzione Italiana. “La forte tensione ideale e morale che sta scritta nella nostra Costituzione è la stessa forte tensione ideale e morale che abbiamo riconosciuto nel nostro caduto che ha scritto la storia dell’Arma, come lo hanno fatto migliaia di Carabinieri che, quando le circostanze lo hanno richiesto, non hanno esitato, drammaticamente, ad offrire se stessi quale testimonianza della più completa dedizione a valori di tutela della legittimità e della legalità. Non possiamo che rivolgere un riverente pensiero a tutti loro, devono essere il nostro faro”. Il lavoro condotto dal maresciallo Mirarchi è il compito che a tutti i cittadini ha affidato la Costituzione Repubblicana, garantire la sovranità popolare, difendere la democrazia e la libertà da ogni contropotere, a cominciare da quello criminale che vuole imporre sudditanza alla cittadinanza.
Perché intestare la caserma al maresciallo Mirarchi? “Intitolare una caserma è gesto profondo, intenso, di riconoscenza e rispetto – ha detto il comandante Russo – Non facciamo solo un atto di memoria significativamente importante, ma indichiamo ai nostri militari una via, un esempio da seguire, a cui ispirare il loro comportamento, attingendo quello spirito, quell’energia, quell’assoluta ed incondizionata dedizione al dovere che ha quale unico scopo quello di salvaguardare la serenità, la sicurezza e la pacifica convivenza. L’odierna cerimonia ha voluto contribuire a rinsaldare il rapporto che lega il Carabiniere al territorio e vede l’Arma di Trapani al servizio delle necessità e delle aspettative di ordine e sicurezza pubblica e privata della popolazione di questa Provincia, meravigliosa, ma che paga ancora troppo la pervasiva presenza della delinquenza e soprattutto della mafia”.
L’azione dei Carabinieri contro ogni forma criminale a cominciare da quella mafiosa è riassunta in una serie di operazioni che hanno scardinato ogni forma criminale, da quella comune a quella mafiosa. E il colonnello Stefano Russo ha voluto ringraziare i suoi militari: “E con l’orgoglio di essere il Loro Comandante che sottolineo la determinazione, il coraggio e lo spirito di sacrificio che i nostri militari dimostrano ogni giorno nella difesa della legalità a tutela dei cittadini. Ed è in nome loro, dei miei Carabinieri, che rinnovo l’impegno di continuare a essere per la comunità provinciale trapanese, ed in particolare di Marsala, un solido punto di riferimento fondato sull’efficienza, sulla professionalità, sulla correttezza e sulla solidarietà, al servizio di una Terra e di una Collettività che meritano di essere difese e tutelate”.
Il comandante Russo infine è voluto tornare al lavoro di Silvio Mirarchi, al lavoro svolto all’interno della stazione dell’Arma di Ciavolo: “In ultimo, voglio rivolgere un pensiero a tutto il personale della Compagnia di Marsala ed in particolare della Stazione di Ciavolo, dove faceva servizio Silvio, nel giorno importante dell’intitolazione della loro Caserma: a loro ho rinnovato l’invito e l’augurio di continuare ad operare con generoso ed incondizionato spirito di servizio, solo in questo modo si può soddisfare le legittime aspettative dei cittadini, solo così si è all’altezza delle tradizioni dell’Arma dei Carabinieri e del suo prezioso patrimonio di credibilità e valori che noi tutti siamo chiamati ogni giorno a rinnovare. Solo così si può onorare la memoria del Maresciallo Ordinario Silvio Mirarchi, Medaglia D’Oro al Valor Civile.