M5S: “Giacomo Tranchida ha iniziato a interessarsi del territorio con la sua “giunta itinerante””

“Il M5s apprende che Giacomo Tranchida ha iniziato a interessarsi del territorio con la sua “giunta itinerante”. Peccato – commenta il candidato sindaco per Trapani, Giuseppe Mazzonello – che rispetto al Movimento sia in “leggero” ritardo, di ben 12 anni. Da tanto il Movimento, attraverso i suoi attivisti, parla con i cittadini e stila progetti e programmi. Comprendiamo che Tranchida era in tale periodo impegnato ad amministrare un altro comune e pertanto inizia solo adesso a comprendere le esigenze di Trapani e dei suoi cittadini. Sicuramente in notevole ritardo rispetto a quanto un’amministrazione competente necessita”.

“Il M5s ed io quale candidato, non intendiamo entrare nella bagarre tra i candidati Vito Galluffo e Giacomo Tranchida, che rappresentano entrambi il vecchio modo di fare politica, un metodo fatto di agguati e contumelie reciproche che non ci appartengono. Al momento la situazione appare sempre più complessa da leggere per gli elettori, tirati da una parte e dell’altra, senza alcuna certezza. Al momento non mi risulta che al candidato Tranchida sia arrivato neppure un avviso di garanzia. Attenderò (visto le notizie di stampa secondo le quali ci sarebbe una indagine sull’attività amministrativa  del Sindaco di Erice Tranchida dal 2015 al 2017) le eventuali conclusioni delle azioni di natura giudiziaria, con estrema fiducia verso gli organi competenti. Noi del M5S preferiremmo discutere di programmi, anziché dover rassicurare ogni giorno gli elettori, che temono possa ripetersi quanto accaduto lo scorso anno”.

“Per tornare alle cose della politica ci chiediamo invece – continua Mazzonello – se con la sua “giunta itinerante” troverà il tempo di confrontarsi con i circoli del Pd, se ve ne sono ancora. Perché se un’impresa si può attribuire a Tranchida è di aver fatto scomparire il partito, suo e di Pietro Savona, diluendolo nelle sue liste e annacquandolo con la debole immagine di Demos, e producendo un distillato di personalismo che ha portato alla fuga dello stesso Pietro Savona, una persona perbene che è finita nelle maglie di una politica partitica malata.  Allo stesso modo si sono allontanati dal Pd e dalla politica per la loro città tanti uomini e donne di sinistra; altri invece sono rimasti imbrigliati nell’uso strumentale dei loro volti e delle storie personali nel finto civismo di Tranchida”.

«Chi si era presentato agli elettori trapanesi come l’anti Tranchida, Peppe Bologna, oggi celebra il rito dell’opportunismo di  “sport – politica – consenso” garantendo impegni improbabili per rilevare il Trapani Calcio, affidando altrettanto improbabili incarichi esplorativi sul futuro della società granata. Anche Tranchida cavalca l’onda emotiva del momento proponendo la sempreverde proposta dell’azionariato popolare che coinvolga l’intera città. Da bambino porto nel cuore il Trapani calcio, e da trapanese non voglio speculare su una fede calcistica che pochi hanno nel DNA. Il Trapani calcio merita rispetto. Io, per ciò che mi riguarda, da sindaco o da semplice tifoso – afferma Mazzonello – posso dare una sola garanzia al Trapani Calcio: il mio personale abbonamento se la squadra sarà iscritta al campionato di Lega Pro».

«Ci si preoccupa fintamente del calcio quando invece – ragiona Mazzonello – in questa campagna elettorale sembra sia stata artatamente messa da parte la “questione morale”. I trapanesi devono alzare la testa e gridare NO ai compromessi elettorali e alla criminalità grande o piccola che sia. Toglieremo il territorio, le infrastrutture e i servizi dalle grinfie del malaffare, della mafia e delle massonerie deviate che hanno imperversato e continuano a dominare certi settori cruciali per la qualità della vita dei cittadini».

«Tutto ciò – conclude Mazzonello – sfugge al rigore della proposto politica e sta prendendo la china del ridicolo. Per parafrasare Ennio Flaiano: “La situazione politica trapanese è grave ma non è seria”».

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