Anche la Cassazione dà ragione ai giudici, per l’ex sindaco resta divieto di espatrio
Il prossimo 9 luglio l’ex sindaco di Trapani Girolamo Fazio, travolto dall’indagine sulla maxi corruzione del mare, dovrà comparire dinanzi al gip del Tribunale di Trapani, per la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura di Trapani, alla quale la Procura di Palermo ha trasferito per competenza una parte dell’indagine “Mare Monstrum”. Con Fazio dinanzi al gip dovrà comparire un altro indagato della stessa inchiesta, ossia l’ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa, Raffaele De Lipsis. Fazio comparirà dinanzi al gip senza avere visto modificata la misura cautelare a lui applicata. Il divieto di dimora a Palermo e il divieto di espatrio. Proprio per quest’ultimo provvedimento, l’ex sindaco Fazio ha ricevuto una ordinanza della Cassazione a lui sfavorevole. Alla Cassazione infatti Fazio aveva chiesto la revoca della misura cautelare, ma i giudici della Cassazione hanno ritenuto inammissibile il ricorso. Il ritiro del passaporto scattò nell’agosto dell’anno scorso quando i carabinieri grazie ad alcune intercettazioni ricavarono la netta percezione che l’ex sindaco, in quel tempo quasi stabilmente residente sull’isola di Marettimo, stesse preparando una fuga verso la Tunisia. Quando la Procura fece notificare a Fazio la nuova misura cautelare, egli si difese sostenendo che stava per partecipare ad una battuta di pesca al largo e se ci fosse stato maltempo, l’avere il passaporto appresso gli era utile per un eventuale ripiegamento verso la Tunisia. Le intercettazioni che coinvolgevano un dipendente della propria cantina vinicola e la stessa moglie, però tradivano ben altro, a cominciare dall’assoluta riservatezza con la quale l’intero accadimento veniva gestito da dipendente e consorte.