Castelvetrano: Il presidente della commissione antimafia regionale Claudio Fava incontra i commissari mentre in città c’è chi pensa a protestare contro l’antimafia
La macchina organizzativa, nonostante alcune defezioni, non si ferma. A guidarla si è messo Alessandro Quarrato, l’ex addetto stampa, giornalista senza tessera da oltre un decennio alla guida dell’ufficio stampa del Comune, incaricato dai sindaci Gianni Pompeo prima e Felice Errante subito dopo, incuranti della sua mancata iscrizione all’Ordine dei Giornalisti. Per domani pomeriggio si sono dati appuntamento per un corteo alcune associazioni e cittadini, quelle e quelli, diciamolo chiaramente, rimasti silenti dinanzi alle malefatte mafiose, e agli accertati inquinamenti di Cosa nostra dentro la Pubblica Amministrazione. E che ora hanno deciso di protestare dopo un reportage andato in onda sulla Rai all’interno del contenitore mattutino dell’informazione targato “Uno Mattina”. Le dichiarazioni del commissario straordinario Caccamo e del procuratore antimafia De Raho, non sono piaciute e al solito si è provocata confusione, nessuno dei due, al contrario di quanto sostenuto dai manifestanti, ha qualificato tutti i castelvetranesi come mafiosi. Hanno semmai parlato dell’osticità che si nasconde in qualche parte del territorio, di disavanzi finanziari pesanti, di un clima cittadino che spesso non è stato nè tenero nè generoso con i commissari. Ma conviene dire il contrario per attaccare una commissione straordinaria che sta cercando di risanare un Comune rosicato da amministratori faciloni e burocrati che risultano aver fatto da facilitatori per consentire l’infiltrazione mafiosa negli uffici. Manifestazione, si continua a sentire, contro l’antimafia, nonostante i tentativi di rocambolesche correzioni della ragione del corteo di sabato prossimo. Ieri pomeriggio a Castelvetrano è arrivato il presidente della commissione antimafia regionale Claudio Fava. Fava è stato sempre attento alle vicende cittadine, da vice presidente della commissione nazionale antimafia rimase non ascoltato quando chiese ai consiglieri comunali di dimettersi per non far restare consigliere quel tale Lillo Giambalvo intercettato a osannare il boss locale Matteo Messina Denaro. Poco alla volta venne squarciata la realtà, la folta presenza in città di logge massoniche, i contatti tra mafia e massoneria, i tanti massoni seduti in Consiglio comunale. Il Comune venne sciolto per inquinamento mafioso l’anno scorso a pochi giorni dal voto amministrativo. Elezioni rinviate, data prossima fra sei mesi. Ma potrebbe esserci un prolungamento del lavoro della commissione straordinaria. Tanto c’è ancora da risanare, e quello che accade in città lo conferma. Una città che continua a dire che la colpa del male che vive la città è da attribuire ai giornalisti, pochi quelli che ammettono le altre vere responsabilità, quelle della mafia e dei politici complici o collusi o indirettamente responsabili per ignavia e quieto vivere. Una città che preferisce restare distante dai politici e dagli imprenditori che hanno denunciato la mafia. Una città dove ancora riecheggia l’invito giunto da un candidato sindaco al figlio del collaboratore di giustizia Lorenzo Cimarosa, di rinnegare il padre morto da qualche anno. Ieri l’on. Claudio Fava a fine incontro con il commissario Caccamo è stato chiaro: “Convocare a Castelvetrano una manifestazione di piazza per tutelare il buon nome della città è legittimo, ma non lascia traccia. Amministrare da commissari straordinari quel Comune, sciolto per mafia un anno fa, comporta fatica, rischi e solitudine. Ma è anche uno strumento prezioso per restituire agibilità democratica a quel l’amministrazione e all’intera comunità”. “Ho voluto portare ai commissari- ha detto Fava – la solidarietà mia e dell’intera commissione antimafia. Difronte al rischio, sempre attuale, di veder delegittimato l’operato di chi è impegnato a recidere i condizionamenti mafiosi che Castelvetrano ha subito, le istituzioni hanno il dovere di far sentire chiara e netta la propria voce. A Castelvetrano – ha ribadito Fava – stiamo affianco di chi rappresenta lo Stato sul fronte della legalità e del contrasto alla mafia”. La commissione regionale antimafia il prossimo 21 giugno sarà in prefettura a Trapani per sentire prefetto, forze dell’ordine e magistratura. Ieri l’on. Fava ha deciso di portare dinanzi alla commissione anche i commissari straordinari che stanno gestendo il Comune di Castelvetrano.