Antimafia, audizioni in prefettura

A Trapani questa mattina c’è la commissione regionale del Parlamento Siciliano, guidata dall’on. Claudio Fava

La prima uscita ufficiale della commissione regionale antimafia sarà a Trapani. L’appuntamento con le audizioni fissate in prefettura è per questa mattina. Inizia da Trapani il ciclo di missioni istituzionali della Commissione regionale antimafia e anti corruzione nelle prefetture siciliane.  “Sarà un’importante occasione per la commissione- dice il presidente Fava- per conoscere problematiche e criticità nei territori dell’isola. Un modo per manifestare vicinanza a chi è impegnato in prima linea nel contrasto alla mafia ed ai fenomeni costruttivi e, anche, per instaurare una proficua collaborazione con le forze dell’ordine e con le procure”. Articolato il programma della visita della commissione che, dalle 11,30 presso la prefettura di Trapani, incontrerà il Dottor Darco Pellos, Prefetto di Trapani; il Dottor Maurizio Agricola, Questore di Trapani; il Colonnello Stefano Fernando Russo, Comandante provinciale dei Carabinieri di Trapani; il Comandante Pasquale Pilerci, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Trapani; il Tenente Colonnello Rocco Lopane, Capo della DIA di Trapani. Alle 13,45 è prevista l’audizione del Dottor Alfredo Morvillo, Procuratore Capo della Repubblica di Trapani. Alle ore 15.30 la commissione audirà i commissari prefettizi del comune di Castelvetrano,  Dottor Salvatore Caccamo, Dottoressa Elisa Borbone, Dottoressa Concetta Maria Musca. Al termine delle audizioni è previsto un punto stampa presso la sede della prefettura.

L’intenzione della commissione regionale antimafia è quella di affrontare lo stato della lotta a Cosa nostra nella provincia trapanese e in particolare la capacità di inquinare le pubbliche amministrazioni. Sul tavolo dei commissari antimafia ci saranno certamente diversi faldoni, dallo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Comune di Castelvetrano al caso del commissariamento della banca di credito popolare di Paceco. Ma anche gli atti relativi alle ultime operazioni antimafia e gli arresti compiuti con i blitz antimafia “Pionica” e “Anno Zero” , fino alle recenti perquisizioni compiute dalla Polizia a Castelvetrano. La commissione regionale antimafia intende avviare analoghe missioni nel resto delle province siciliane. Significativa però la circostanza che le audizioni nelle diverse sede istituzionali comincerà dalla prefettura di Trapani. Così il presidente della commissione regionale antimafia onorevole Claudio Fava ha spiegato le ragioni delle prossime audizioni a Trapani: ” la missione – dice il presidente Fava –  rientra tra le attività istituzionali della Commissione. Una serie di audizioni in tutti i territori più esposti per capire quali urgenze e quali emergenze nelle attività di contrasto alla mafia e il grado  di permeabilità delle amministrazioni locali”. Claudio Fava quale presidente della commissione regionale antimafia proprio di recente è stato a Castelvetrano, alla vigilia del corteo parecchio equivoco e ambiguo dello scorso 18 giugno. Fava parlando con i giornalisti dopo avere incontrato il commissario straordinario Caccamo bocciò senza se e senza ma il corteo allora in corso di organizzazione:  “Convocare a Castelvetrano una manifestazione di piazza per tutelare il buon nome della città è legittimo, ma non lascia traccia. Amministrare da commissari straordinari quel Comune, sciolto per mafia un anno fa, comporta fatica, rischi e solitudine. Ma è anche uno strumento prezioso per restituire agibilità democratica a quel l’amministrazione e all’intera comunità”. “Ho voluto portare ai commissari- proseguì Fava – la solidarietà mia e dell’intera commissione antimafia. Difronte al rischio, sempre attuale, di veder delegittimato l’operato di chi è impegnato a recidere i condizionamenti mafiosi che Castelvetrano ha subito, le istituzioni hanno il dovere di far sentire chiara e netta la propria voce. A Castelvetrano – ribadì Fava – stiamo affianco di chi rappresenta lo Stato sul fronte della legalità e del contrasto alla mafia”.
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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.