Cambio alla Questura di Trapani, salto di qualità per il numero uno della Polizia, andrà a Modena. Arriva dal ministero il nuovo questore Sanfilippo
Già dalla prossima settimana a Trapani ci sarà un nuovo questore, dopo i movimenti decisi dal Viminale. L’attuale questore Maurizio Agricola andrà a guidare, già dal prossimo 16 luglio la questura di Modena. A Trapani Agricola, 55 anni, è arrivato quasi 4 anni addietro, si insediò infatti nell’agosto del 2014. Agricola arrivò a Trapani appena nominato questore, fino a prima era stato questore vicario a Palermo, in precedenza aveva ricoperto incarichi anche in Calabria e Campania. Durante questi quattro anni intenso è stato il lavoro del questore Agricola nella cui agenda la lotta alla criminalità mafiosa e a quella organizzata sono state sempre in grande evidenza. All’attivo le retate antimafia delle operazioni Ermes e Freezer. Sotto il suo coordinamento anche le decine di perquisizioni condotte dalla Squadra Mobile nel recente periodo a Castelvetrano, nell’ambito della “caccia” al super latitante Matteo Messina Denaro. Pur nella ristrettezza degli uomini a disposizione notevole è stato l’impegno coordinato per la sicurezza in città e per affrontare l’emergenza legata all’accoglienza degli immigrati e la loro collocazione nei centri di trattenimento e accoglienza. Non meno intensa è stata l’attività sul fronte del sequestro dei beni alla mafia. Arriva dal Viminale invece il nuovo questore Claudio Sanfilippo, 56 anni. Interrompendo una lunga tradizione, per la prima volta arriva a Trapani un questore già in carriera. Sanfilippo infatti fino a maggio scorso era il questore di Crotone, poi fu trasferito al Viminale come consigliere ministeriale e da dove adesso giungerà a Trapani. Claudio Sanfilippo prima di arrivare a Crotone era stato questore vicario a Catania. Viene indicato come vicino all’attuale questore di Palermo Renato Cortese, per avere lavorato con lui quando all’epoca erano assegnati alla Squadra Mobile di Palermo. Sanfilippo nell’agosto 1990 fu assegnato alla squadra Mobile di Palermo, dove ha diretto la Sezione Reati Contro il Patrimonio. Un anno dopo si occupò delle sezioni Antiracket e Antimafia. Nel 1992 divenne il capo della Catturandi di Palermo e durante questo periodo occupandosi anche delle indagini sulle stragi del 1992 guiò le indagini sulla cattura dei fratelli Giovanni ed Emanuele Brusca, nonchè alle inchieste che portarono all’arresto di altri latitanti come Pietro Vernengo, Francesco Tagliavia, Pietro Aglieri, Gaspare Spatuzza, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Carlo Greco, Benedetto Graviano e altri soggetti. Nel 1998 e’ stato vice dirigente della Squadra Mobile di Palermo, incarico che ha mantenuto fino al 2001, quando ha assunto la dirigenza della Squadra Mobile di Genova. Nel 2004 è stato nominato primo dirigente della Polizia di Stato e, nel 2008 ha assunto l’incarico di vicario del Questore di Parma, prima di tornare in Sicilia, a Catania come vicario.