Favignana, uno spazio divertimenti in piazza Marina che ha suscitato pareri opposti
Benvenuti a Favignana, dove in piazza Marina davanti l’antica camparia, il magazzino della tonnara, è stato collocato con tanto di autorizzazione comunale , un parco divertimenti per i bambini. Inizialmente era stato collocato nei pressi dell’istituto polivalente, ma i gestori lo hanno ritenuto troppo fuori mano e così hanno concordato col Comune il “trasloco” nella piazza Marina più a portata di mano per far clienti. Akunamata è un parco giochi gonfiabile, il sindaco Giuseppe Pagoto dice che è 
tutto in regola, il trasferimento a piazza Marina è stato autorizzato dal Comune. però sono in tanti a storcere il muso, è un qualcosa che è collocato in una parte storica dell’isola, che così, ci hanno detto in tanti, viene snaturata. “Non ho raccolto proteste – dice il sindaco Pagoto – 
forse se ne fa un gran parlare perché coinvolto c’è un consigliere comunale, o un familiare di un consigliere, non so nemmeno bene perché in ogni caso non c’è nulla che ha influito nella decisione dell’amministrazione di autorizzare la collocazione lì di questo spazio divertimenti, che non occupa nemmeno tanto spazio”. Per il sindaco Pagoto si è trattato solo di condividere una iniziativa di intrattenimento per i più piccoli, a disposizione dei quali ci sono una serie di attrazioni, fruibili ad un costo di 4 euro all’ora. Ai favignanesi, o almeno ad alcuni, quel parco giochi a Piazza Marina non piace, musica , dicono, assordante, per tanti il parco poteva restare nello spazio originariamente assegnato, fuori dal centro dell’isola. E lontano dalla piazza Marina che di recente ha subito un restyling deciso dal Comune proprio per valorizzare il luogo. Qualcuno ne fa anche un discorso di inopportunità di carattere ambientale, tanta plastica proprio mentre si dice che la plastica è il nemico del mare. Non sappiamo se della cosa dovrebbe interessarsi la soprintendenza, quella che così severa impedisce l’ingresso dei cani all’interno dell’ex stabilimento della tonnara, dove nel frattempo c’è chi mentre guarda ai cani non si accorge delle mura che si vanno scrostando.
