Giacomo Sucameli, da noi raggiunto, ci ha parlato del perché del suo addio al Partito Democratico e l’adesione a Sicilia Futura
Cosa non andava nel Partito Democratico?
“Ogni cosa ha un inizio e una fine. Nasce il desiderio di ricominciare con un nuovo progetto, per ritrovare gli stimoli e agire per questa città che sta soffrendo, perché i “bravi ragazzi” stanno distruggendo quello che di buono c’è nella politica”.
Sicilia Futura si prefigge di essere la “casa” di coloro che nell’ambito del cattolicesimo e del riformismo di sinistra hanno perso punti di riferimento. Lei ha militato in vari partiti, ha trovato “casa”?
“Già da mesi avevamo pensato a ritornare nell’agone politico, ritrovando nuovi stimoli. Per la mia storia politica e per quello che appartiene al mio mondo è più giusto stare vicino ad altri amici. E’ arrivato il “giro di boa”, adesso penso che la città debba conoscere meglio le non attività di questa amministrazione 5 Stelle”.
Quindi un’opposizione dura e pura o di dialogo?
“Sono molto critico nei confronti di questa amministrazione, perché si permettono di parlare sempre di macerie e per certi versi offendere l’attività di un consigliere comunale, e se offendi il passato offendi la mia famiglia, mio padre è stato Sindaco di Alcamo, quindi se avessero avuto un atteggiamento più nobile nei confronti dell’uomo e della politica, noi avremmo avuto un’atteggiamento più morbido. Io continuerò a fare l’opposizione che so fare, sono un uomo verace, quindi se ci sono delle cose che non vanno lo dirò con molta tranquillità, perché fa parte del mio carattere e della mia attività politica”.