Confusione e “odio”, l’antidoto è “La tavola è trazzera”

Stamattina una conferenza stampa per presentare l’iniziativa “La tavola è trazzera”, cioé quando il cibo diventa “simbolo di accoglienza e mettere a proprio agio l’ospite”.

Molte associazioni hanno appoggiato l’iniziativa del comitato “Mediterraneo di Pace – Alcamo”, con protagonista la tavola e il cibo. Il tutto si svolgerà Domenica dalle 19.00 nelle vie del centro storico di Alcamo, quando saranno imbandite delle tavole al fine di creare una cena multiculturale, dove le diversità diventino confronto e rispetto, non divisione.

A dare il via alla conferenza Rosalba Virone, dell’Associazione Ecò, che ha sottolineato “non sono poche migliaia di disperati che attentano alla nostra sicurezza e alla nostra economia”, il problema è ben altro.

Invece Piero Rappa del Consorzio Solidalia ha posto la questione dal punto di vista cristiano: “come diceva Papa Francesco i quattro verbi dell’accoglienza sono, “Accogliere, proteggere, promuovere e integrare“, e infine sempre Rappa rifacendosi ad altre affermazioni del Papa ha detto: “è normale aver paura del diverso, ma la paura nasce dalla non conoscenza. Io come credente devo superare la paura e incontrare l’altro e solo così posso accoglierlo“.

Più sul sociale l’intervento di Lidia Milazzo, che ha affermato: “è possibile condividere qualcosa con persone che derivano da altre culture e dobbiamo da buoni cittadini e da buoni cristiani, includere e fornire tutti quei mezzi che possono favorire l’integrazione” e si sofferma sul significato del cibo, cioé come “simbolo, per i siciliani , di accoglienza e mettere a proprio agio l’ospite”.

Infine l’intervento di Rita Fratello che ha ribadito i concetti di accoglienza, parlando anche del caso dell’imbarcazione della Guardia Costiera, Diciotti, mettendo contemporaneamente  in evidenza anche per questa “tavolata” l’adesione di molte associazioni e commercianti

Ma più che le parole si è potuto avere prova della grande voglia di impegnarsi e lottare a favore dei più deboli, quindi, a prescindere da come la si pensa, una riprova di un “movimentismo umanitario” e di impegno sociale che sembra riaffacciarsi con forza, perché in molti, negli ultimi anni, lo davano per affievolito, anche se poi le iniziative e le manifestazioni degli ultimi anni ci danno un quadro ben diverso, cioé associazioni e società civile sempre in prima linea.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedente“Ciao Mauro”, incontri a Trapani, Valderice, Trento, Torino e Palermo per ricordare Rostagno
Articolo successivoRostagno, quei colpi mortali che ancora si possono sentire
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.