Nuovo regolamento della Biblioteca Comunale, approvato dall’aula così come emendato
A presentare all’aula consiliare il nuovo Regolamento che disciplina la biblioteca civica è stato il Dirigente Maniscalchi, che ha messo in evidenza che tale atto nasce dall’esigenza di rendere più attuale la disciplina che impatta sul funzionamento della biblioteca, specialmente dopo l’accorpamento Biblioteca Multimediale e Civica, in particolare in riferimento alla parte che riguarda la sezione bambini, che” nel tempo si cercherà di adeguarla alle esigenze multimediali”.
A fare eco alle dichiarazioni di maniscalchi il Presidente della prima Commissione, Piera Calamia, che inoltre ha dato notizia degli incontri con la Dottoressa Artale, cioé con la responsabile della Biblioteca, che ha chiarito alcuni punti e in più abbiamo visionato la carte dei Servizi. poi Calamia ha elencato i 29 Articoli di cui è composto il Regolamento e si è soffermata nella parte che riguarda i minori, “il nuovo regolamento praticamente prevede la consultazione in loco per i minorenni, cosa che invece con il regolamento vigente non era previsto”, e sempre sui minori “anche minori di età di 6 anni possono accedere a questa sezione della biblioteca, che è proprio stata dedicata ed è stata creata con questa nuova amministrazione e ovviamente però bisogna che sia accompagnato da un adulto che regolarmente iscritto alla biblioteca stessa“. Infine sulla questione studenti universitari “abbiamo proposto di poter utilizzare il corpo C della cittadella dei giovani, che però non è a pieno regime, quindi mi auguro al più presto possa essere utilizzato”.
Dai banchi della minoranza ha preso la parola Caterina Camarda del gruppo federato ABC-Alcamo Cambierà, e si è dichiarata favorevole al regolamento perché il proprio gruppo appoggia tutto ciò che regolamenta dando ordine e benefici per la città. Camarda, poi, pone l’attenzione su un’istanza di alcuni giovani che utilizzano la biblioteca, cioé la possibilità di poter utilizzare i tablet senza limitazione di orario. Infine si è espressa anche sulla nuova carta dei servizi e si è augurata che possa essere “più adeguata e più adatta alle esigenze che arrivano dalla cittadinanza”, con l’augurio che “si possano fare degli investimenti per aumentare queste apparecchiature”.
Sempre dagli stessi banchi Gino Pitò, che ha sottolineato la rivoluzione apportata con la Biblioteca Multimediale, creata dalla giunta Ferrara nelle stanze della Chiesa San Giacomo De Spada, perché ha dato internet a tanta gente che non l’aveva. Poi Pitò ha criticato l’accorpamento e si è augurato che nasca presto il Museo del Suono nella Chiesa San Giacomo De Spada , e in particolare che vengano ben curati gli strumenti del Maestro Fausto Cannone, “per evitare che ammuffiscano”. Secondo Pitò “bisognava comunque trovare una nuova location, oppure ottimizzare gli spazi del collegio” ed era preferibile “un passaggio consiliare, del tipo la giunta propone di accorpare biblioteche fisicamente, dopo di che in consiglio ognuno si esprimeva. La giunta l’ha fatto, è chiaro che lo poteva fare, però credo che certe decisioni vanno prese con più partecipazione”.
Poi Pitò ha dato notizia di aver presentato un emendamento al regolamento, “chiaramente non facendo parte della commissione l’ho letto quando è arrivato” e ha continuato “io credo che vada aggiunto una cosa, in coda all’articolo 2 aggiungerei la biblioteca civica Sebastiano Bagolino, svolge opera di promozione della cultura alcamese mediante l’acquisto di libri e opere multimediali di autori alcamesi o che parlano di Alcamo e analogamente la biblioteca promuove la raccolta su base volontaria e gratuita delle tesi di laurea”. Il Consigliere ha fatto un esempio: “Se c’è un autore alcamese, possiamo condividere non condividere, ci può piacere oppure no, la biblioteca acquista comunque i libri anche a Futura memoria”. Inoltre ha esortato a “raccogliere, anche informalmente, il grandissimo patrimonio del professore Calia non pubblicato” e parlando di un suo incontro con Calia, definito da Pitò “bibliotecario di razza”, si è soffermato sulle tesi, che sono da conservare, perché molte sono “parecchio interessanti” e si possono trovare belle idee.
Favorevole al regolamento anche Messana dell’UDC, anche se sottolinea che questo può essere aggiornato, ma lo reputa un buon inizio.
Al suo secondo intervento la Presidente di Commissione, Piera Calamia, ha espresso il suo favore per l’emendamento di Pitò, ma ha ricordato “che la dottoressa Artale, proprio, nel sopralluogo che abbiamo fatto in biblioteca, aveva sottolineato che comunque tutti gli autori alcamesi, che avevano prodotto dei libri o avevano scritto libri su Alcamo e credo che così tutte le tesi che trattavano Alcamo, sono già conservate in biblioteca, questo emendamento sarebbe un ulteriore rafforzamento”.
Dai banchi di ABC/Alcamo Cambierà, Caterina Camarda a supporto di quanto detto dalla Presidente ha affermato: “anch’io mi ricordo questo passaggio della dottoressa Artale”. E invece a suporto dell’emendamento del collega Pitò ha sottolineato: “è proprio per questo dico è buono inserire nel regolamento quanto scritto da Pitò” e si è augurata che maggioranza e l’altra parte della minoranza si esprima favorevole a questo emendamento”.
Nel dibattito è intervenuto Vito Lombardo, consigliere comunale nonché assessore, che ha ringraziato la prima commissione per il lavoro svolto e ha ricordato che in biblioteca c’è il primo numero del giornale per il quale scrivevano Linda Ferrara, lui stesso, il Sindaco, Giuseppe Pipitone e Massimo Asta. Infine ha dichiarato che gli avrebbe fatto piacere che oltre alla comunicazione tra amministrazione e dirigenti, tra Giunta e Consiglio ci sia quello “all’interno di gruppi consiliari che sono Alcamo Bene Comune e Alcamo Cambierà, dove ci sono spesso componenti delle commissioni. Giustamente il consigliere fa il suo lavoro, come diceva il consigliere Giacinto pitò in passato, ed è giusto che un ogni consigliere possa cambiare idea e possa anche migliorare il lavoro svolto da altri, però se questo lavoro fosse fatto anche con grande partecipazione di tutti, di maggioranza e opposizione, non sarebbe male”.
Conseguenza di queste parole è stato l’abbandono dell’aula da parte del Consigliere Pitò.
Subito dopo è intervenuta la consigliera Caterina Camarda, che ha difeso il collega Pitò, affermando: conoscete il Consigliere Pitò e meno male che c’è un consigliere come lui che studia e propone”.
“In tutta franchezza – ha continuato Camarda – assessore Vito Lombardo, nessuno può frenarlo, può togliere il diritto previsto dal regolamento. Lo scopo è tentare di portare delle migliorie, perché non è che viene qui a fare gli emendamenti per sconvolgere il mondo, io suppongo che siano degli emendamenti condivisibili, io l’ho firmato e io leggo quello che firmo”. Infine Camarda si è appellato al Presidente del Consiglio Comunale, Baldo Mancuso, che le ha risposto che non può intervenire nel merito di ciò che viene detto, perché i tempi si allungherebbero di molto,amnche perché magari in disaccordo con quello che viene detto.
Nuoca richiesta si intervento dal Consigliere Saverio Messana per esternare la sua contrarietà a votare favorevolmente l’emendamento non essendo in aula il suo primo firmatario.
Dai banchi della maggioranza un pensiero simile è stato espresso da Cusumano, che ha affermato “non è la prima volta che il consigliere Pitò si innervosisce, magari qualcuno sbaglia, non lo metto in dubbio, però voglio dire chi presenta un emendamento, non può andarsene. Io ero favorevole, mi tocca riflettere se votarlo o no, perché non è corretto che lui esce dall’aula, è mancanza di rispetto nei confronti degli altri”.
Dopo questo concitato dibattito si è arrivati al voto sull’emendamento e poi sull’intero regolamento.
Emendamento: 16 presenti ,13 favorevoli e 3 astenuti (Calandrino, Messana e Dara) quindi l’emendamento è stato approvato.
Voto per l’approvazione del Regolamento della Biblioteca Comunale così come emendato: unanimità dei presenti, quindi approvato.