Botta e risposta: Forza Italia replica alla maggioranza e svela che…
Se la maggioranza del gruppo “per le Egadi” pensava di accendere zizzania all’interno della minoranza, soffiando su una presunta disputa per la conquista del palcoscenico politico tra la presidente della commissione consigliare Amp, Kim Ernandez, e il consigliere Toto Braschi, ecco se l’intento era questo la risposta del gruppo di minoranza “Forza Italia” è stata tutt’altra. Loro restano uniti e compatti. Forza Italia rivendica la legittimità politica della propria posizione a proposito del rinnovo dell’incarico di direttore dell’area Marina Protetta. E ricordano alla maggioranza che a fare gli inciuci non sono stati loro, ma altri, e l’indirizzo polemico è rivolto al sindaco Pagoto per avere dato un incarico di consulenza ad un soggetto, Emilio Giacalone, che all’inizio della campagna elettorale stava dalla parte del centrodestra. Una vicenda che abbiamo svelato da queste pagine, e che fino a quando non abbiamo scritto, in molti avevano tenuto sotto silenzio, gruppo di Forza Italia compreso dobbiamo dire. Adesso è tema pubblico. Bene. Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: se non fosse stato per i nostri articoli l’intera questione “incarico di direttore dell’Amp” era destinata forse a subire il silenziatore. Ma una cosa nuova il gruppo di Forza Italia la dice. “Altro che dichiarate i principi di legalità e vi rammaricate di altri accordi – dicono i consiglieri di Forza Italia alla maggioranza e al primo cittadino Pagoto – l’ipocrisia è palese. Si predica bene ma si razzola molto male. Volete far credere all’opinione pubblica che il bando è solo il frutto solitario degli uffici e del responsabile di settore? Che quindi non c’è una direttiva politica del Sindaco coadiuvato a latere, forse, da chi ha ricoperto per tanti anni la direzione AMP?”. Quindi per Forza Italia sulle procedure di rinnovo della direzione dell’Amp, dietro quel bando pubblicato tre volte, ci sarebbe un suggeritore. A Favignana il nome che circola è quello dell’ex direttore dell’Amp, Stefano Donati. Sarebbe lui l’ispiratore tecnico. Donati oggi è direttore del Parco del Vesuvio e si dice, a Favignana, che Pagoto è entrato tra i 30 componenti del direttivo di Federparchi, proprio perché sostenuto da Donati. Forza Italia attacca anche su altro, “su tutti gli atti dell’area Marina protetta dichiarati nulli, ex legge regionale, del 2018, denunciati da questo gruppo, che ve ne pare voi della maggioranza? I principi di legalità da voi proclamati dove sono? Avete votato parere negativo in quell’ordine del giorno ed adesso cosa dite dopo che si è appurata la verità? Va tutto bene? La gente non vi crede!”. La maggioranza consiliare aveva chiesto le dimissioni della presidente della commissione Amp Kim Ernandez, la replica è stata questa: “Invece di chiedere le dimissioni del presidente della commissione area marina protetta per ragioni inventate senza nesso politico, dimettetevi voi in massa, che le isole ci guadagnano prima in credibilità, poi tutto il resto”. Braschi comunque ha voluto dire la sua ricordando la sua frequentazione delle aule parlamentari in tema di ambiente, quando era parecchio vicino al presidente di quella commissione, il senatore Tonino D’Alì: “Nessuna prevaricazione e mania di protagonismo sui lavori della commissione AMP e sul ruolo del presidente Ernandez! Anzi vi è la più totale sinergia e collaborazione visto la mia esperienza nel settore, quasi 5 anni consulente della Commissione Ambiente del Senato della Repubblica in tema di aree protette e 4 anni commissario per conto del Ministero dell’Ambiente nell’organo consultivo all’interno dell’ente gestore Comune di Favignana. Forse i colleghi di maggioranza dovrebbero sottolineare la loro incapacità a dare un giudizio sui vari temi, stare sempre silenti durante le discussioni è deleterio e non confrontarsi politicamente sulle questioni è aberrante! Guardino se stessi invece che guardar chi ha le competenze in materia e le mette a disposizione della cosa pubblica. Nessuna rimostranza o lagnanza sull’elezione in commissione del presidente Ernandez (Braschi era il candidato della minoranza, la Ernandez fu eletta con i voti della maggioranza ndr), anzi contento per lei che può dimostrare le sue capacità; d’altronde io posso esprimere le mie da semplice componente, non mi necessita il ruolo”. Fine del quinto atto, in attesa del sesto. Mentre si attende di sapere quale direttore verrà scelto, considerato che il termine per la presentazione delle candidature sono oramai trascorsi.