Commenti sessisti alla deputata Siracusano su Facebook: “Anche questa è violenza di genere”

 

PALERMO. Cos’è la violenza di genere? Domanda non semplice. L’espressione “violenza di genere” indica tutte quelle forme di violenza, fisica, psicologica, sessuale, gli atti persecutori del cosiddetto stalkingfino ad arrivare allo stupro e al femminicidio. Qual è l’aspetto più subdolo che ferisce più di una lama? L’aspetto psicologico, la violenza verbale.

Proprio in occasione della 25° giornata internazionale contro la violenza sulle donne la deputata siciliana Matilde Siracusano pubblica i commenti sessisti ricevuti sulla sua pagina Facebook. Commenti, allusioni sessuali, insulti. Anche questa è violenza di genere. Ed è il messaggio che ieri è stato lanciato in tutto il Paese nelle varie manifestazioni sul tema. La deputata Siracusano (FI) ieri ha così commentato gli insulti sessisti: “Io vittima di odio e violenza verbale sui social, anche questa è violenza di genere.”

La sua è una testimonianza importante di quello che quotidianamente subiscono tantissime donne, note e meno note. Molte, per paura, per vergogna, non si ribellano, non denunciano pubblicamente. L’On. Siracusano invece ieri ha denunciato pubblicamente la violenza di alcuni commenti: “Per testimoniare il significato di violenza di genere, ho deciso di condividere con voi solo alcuni degli schifosissimi commenti destinati a me a seguito del mio intervento in Aula contro il ddl anticorruzione, postato con un bizzarro montaggio, sulla pagina del M5S. L’istigazione all’odio sociale, – ha scritto l’On. Siracusano sulla sua pagina Facebook –  alla violenza verbale e all’aggressione e la diffamazione a mezzo social sono la peggior politica che si possa esprimere e si tratta di una tendenza pericolosa che tutti insieme dobbiamo combattere. Un ringraziamento – conclude la Parlamentare – a Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Maria Tripodi e Patrizia Marrocco per avermi espresso solidarietà e a tutti i colleghi che in altre forme mi hanno manifestato vicinanza in occasione di questa squallida vicenda”.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.