Un comunicato dai toni forti del PD Circolo di Alcamo sull’aria che si respira all’interno del PD regionale, in particolare si critica la Direzione regionale “ridotta ad un gruppetto di reduci, con modalità di convocazioni contestatissime, decide di aprire una stagione congressuale senza ancora disporre delle mozioni nazionali!!”, si legge nel comunicato, non certo parole tenere.
“La plateale rivolta dei Circoli siciliani (ma non solo) del PD – si legge nel comunicato – e l’esito disastroso delle elezioni nazionali e regionali, sembra non avere insegnato nulla ai dirigenti del partito. In questi giorni improvvisamente, dopo un lunghissimo e inspiegabile silenzio e il vergognoso abbandono dei territori che chiedevano spiegazioni e dimissioni”
“SEMPLICEMENTE INCOMPRENSIBILE” l’esclamazione alla quale segue “Converrebbe fare un tesseramento digitale, con candidature virtuali, mozioni e dibattito su WathsApp e il Congresso telematico… sarebbe questa la nuova democrazia diretta del PD siciliano? Il Circolo di Alcamo giudica inaccettabili queste modalità poco democratiche nei momenti cruciali della democrazia interna e per giunta in una stagione di grande difficoltà politica, quando il coinvolgimento dei propri iscritti sarebbe invece l’unica energia capace di far ripartire il partito. Un PD ostaggio delle beghe interne, irrispettoso dei suoi iscritti, sordo alla voce dei circoli che convoca un frettoloso congresso per ridisegnare inutili confini interni, piuttosto che aprire finalmente un confronto vero sullo stato pietoso in cui versano la Sicilia e i Siciliani e quali siano le proposte di un vero partito riformista e democratico”.
“Il Circolo di Alcamo – conclude il comunicato – per tale ragione, propone a tutti i circoli della provincia di Trapani un incontro per tentare di formare un’unica voce e pretendere insieme un confronto politico/congressuale coraggioso in cui la voce degli iscritti faccia finalmente sentire le sue proposte per un ricambio radicale nei dirigenti, per un partito diverso e una politica concretamente più vicina ai bisogni dimenticati della nostra terra.