Musumeci a Trapani. Futuro dell’aeroporto di Trapani e vicenda Ferraro

Fusione tra aeroporti di Trapani e Palermo, unica soluzione per salvare il Vincenzo Florio-Birgi

Musumeci nella conferenza stampa che si è tenuta all’aeroporto di Vincenzo Florio-Birgi ha ribadito lo sforzo della regione per far sopravvivere lo scalo aeroportuale la cui “funzione – ha affermato Musumeci – noi troviamo necessarie a supporto della crescita economico di quest’area della Sicilia”.

“Ma per salvare Birgi è anche necessario – ha sottolineato il Presidente – smetterla con le speculazioni politiche e ha invitato a rifarsi alla propria regola del “lavorare e tacere””.

Di seguito Musumeci ha voluto ringraziare Angius, presidente di Airgest, per il suo operato, e di seguito ha speso parole di encomio per la Ferraro, che ha lasciato il consiglio di amministrazione, e su questa vicenda, che ha prodotto anche supposizioni su un possibile divorzio politico con Musumenci, ha detto la propria, imputando questa fuoriuscita ad una “interpretazione tecnica, cioé che la Ferraro non avrebbe i requisiti amministrativi per potere far parte del Consiglio” e ha continuato che “però ha tutti i requisiti morali e imprenditoriali”, così Musumeci ha invitato la Ferraro ad “essere disponibile per assumere altri ruoli di responsabilità in rappresentanza del governo regionale”.

Ma ritornando alla crisi del Vincenzo Florio, Musumeci ha espresso chiaramente qual è l’idea del suo Governo, cioé che avvenga la fusione tra le società che gestiscono gli aeroporti di Palermo e Trapani (Idea sottoscritta pure da Angius* e espressa in una nostra intervista dal Presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno), in più Musumecisi è espresso favorevolmente sulla fusione in un’unica società dei sei aeroporti siciliani, così da essere competitivi anche sul versante internazionale.

Musumeci ha fatto anche un appello ai sindaci del trapanese e alla Camera di Commercio, affinché ci si sieda tutti insieme ad un tavolo e si decida il futuro di Birgi. In particolare ha affermato Musumeci: “bisogna utilizzare le ruspe per eliminare i muri solidi e spessi che sono stati creati, quindi come diciamo noi paesani bisogna mettere la spalla sotto al santo in processione, perché al contrario il Santo non esce, quindi si può vincere solo se tutti uniti”.

E sempre sulla scia del dialogo e della presenza della Regione ha affermato che: “La mia porta è sempre aperta, non bisogna fare dichiarazioni alla stampa per conquistare un titolo”. Infine ha riportato le parole positive del Presidente della GESAP, la Società di Gestione dell’aeroporto di Palermo, il Falcone e Borsellino, che però ha anche sottolineato che la decisione sta alla politica e quindi al sindaco di Palermo, Orlando, il quale fa capire Musumeci, avendolo incontrato, sembrerebbe non ostile alla fusione delle due società, ma naturalmente vuole vederci chiaro.

Musumeci in sintesi ha prospettato un sistema degli aeroporti siciliani basati sull’intervento del privato e non del pubblico. Nella fase iniziale ha confermato l’impegno della Regione a non lasciare solo l’aeroporto e a sostenerlo finché non cammini con le proprie gambe, quindi “finché non decollerà”.

*Angius ha anche espresso la possibilità di dialogare con l’aeroporto di Catania per una fusione, se arrivasse un no definitivo da Palermo.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteA cosa servono gli OGM? Le biotecnologie spiegate dall’esperto agli studenti dell’Istituto Ferro di Alcamo
Articolo successivoUn veliero carico di droga
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.