Centroantivilolenza, tante le domande poste dal gruppo consiliare Alcamo Bene Comune/Alcamo Cambierà
Nelle immobile confiscato di via Benedetto Croce angolo via Arciprete Giuseppe Virgilio a cura di precedente amministrazione sono stati effettuati lavori per adattarlo all’uso di centro antiviolenza. Sulla situazione attuale il gruppo consiliare di ABC/AC, relatore il Consigliere Gino Pitò, ha chiesto, in sintesi:
- a che punto sono le procedure per attivare quel centro?
- in questi due anni e sei mesi cosa è stato fatto in merito?
- se siamo state attivate le procedure per inserire tale centro all’interno la rete dei Centri Antiviolenza, con numero telefonico 15 22
- è in corso una convenzione con un’associazione di volontariato per lo svolgimento di tale servizio?
A rispondere l’Assessore Stefano Alessandra, che ha affermato che la questione è al centro dell’attenzione dell’Ammnistrazione, e in maniera particolare anche l’assegnazione dei beni confiscati alla mafia. Alessandra ha dato notizia che c’è stato un rallentamento, perché il bene era stato assegnato alla cooperativa Momenti Sociali, che però il 25 ottobre 2018 ha ritenuto di non volere proseguire la gestione di questo bene. Un bene che già aveva altri problemi “strutturali”, non completamente risolti, soprattutto in riferimento alla sicurezza delle ringhiere in ferro dei balconi, per i quali c’è già un impegno di spesa. In riferimento alla rete dei Centri Antiviolenza, l’Assessore ha affermato che l’amministrazione ha un protocollo d’Intesa e uno sportello presso la sede di un rappresentante di questa associazione in Alcamo, che aderisce al progetto 15 22, quindi “diciamo che in questo momento siamo coperti da questo protocollo d’Intesa, nell’attesa che il bene venga riassegnato sempre per lo stesso fine”.
Nella contro replica Pitò si è detto speranzoso in un cambio di marcia, perché è lampante che questa Amministrazione non ha posto tanta attenzione alla questione, infatti non ha fatto prima di quest’anno la manifestazione del 25 Novembre, né dell’8 Marzo, e al momento dell’insediamento ha scelto di non assegnare una delega alle pari opportunità ed è stata una scelta politica. Sempre il Consigliere di ABC/AC ha dato atto che la risposta dell’Assessore è piena di contenuti interessanti, che gli mancavano, cioè “abbiamo appreso di tutto il percorso e francamente sono cose estremamente interessanti”. Però l’assegnazione del 2014 e la rinuncia fondamentale dal 25 ottobre 2018, secondo Pitò, significano 4 anni e 5 mesi di stallo, di cui la metà è responsabilità dell’Amministrazione attuale. “E’ chiaro che c’è una responsabilità – rimarca Pitò – anche di questa amministrazione”. Poi Pitò ha dato notizia che chiamando 1522, sentendo i referenti nazionali e di Palermo, non c’è referente per Alcamo. Infine in riferimento allo stato”fisico” dell’immmobile, Pitò si è chiesto: ma se è stato dato parere positivo mediante Segnalazione Certificata di Agibilità, come mai subito dopo si elencano situazioni non ottimali?