Lui ha corso da solo e ha vinto

Da giovedì sera  Davide Faraone  è il nuovo segretario regionale del Partito Democratico in Sicilia; lo ha deciso la commissione regionale per il congresso, annullando di conseguenza, anche le primarie. La decisione è arrivata dopo il ritiro di Teresa Piccione dalla competizione per la segreteria regionale del PD.

A questo punto la domanda sorge spontanea: chi rappresenta il Senatore Faraone e con quale autorevolezza considerato che l’elezione del segretario, è avvenuta tramite proclamazione e non per elezione diretta? Questa  non è una questione di poco conto perché,  se  la legittimazione della carica  può arrivare da un organismo interno ad un partito, l’autorevolezza del ruolo l’avrebbe dovuto dare il voto dei partecipanti alle primarie.Soprattutto in un momento come questo, di caos e rottura totale con un pezzo importante del partito. Ma questa è la nostra opinione.

Insomma, la strada per il Senatore Faraone sembra essere tutta in salita perché non sarà facile ricostruire i rapporti con le diverse “fazioni” interne che si sono venute a creare negli ultimi mesi, dovuta forse, ad una gestione degli eventi che si trascinano dal 4 marzo a oggi incluso quest’ultimo fallimento/pasticcio delle prime regionali siciliane.

Per un nuovo percorso, condiviso, bisognerebbe quanto meno stilare un programma che possa essere convincente e inclusivo per tutti quelli che in questi anni, hanno visto traghettare il Partito Democratico dalla sponda sinistra, del fiume della politica italiana, a quella del centro quasi destra. E questo non sarà facile.

Molti iscritti e simpatizzanti, non hanno condiviso un partito talmente aperto che ha accolto al suo interno persone che, per storia e visione della politica poco avevano a che fare con gli ideali iniziali del PD. Oggi, sia a livello nazionale che regionale il partito Democratico ha pagato a caro prezzo questo momento di rottura e confusione,che si è venuta a creare tra alcuni dirigenti e la base del partito.

Al Senatore Faraone non resta che iniziare a lavorare per rimettere insieme i cocci di un partito quasi scomparso in Sicilia per poter dare le giuste risposte e attenzioni, a quelli che possiamo definirei pilastri portanti di un partito: gli iscritti gli elettori e i simpatizzanti del PD.

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.