I “botti”di Capodanno: divertimento, ma anche feriti, molti minori e vittime tra gli animali

I dati dell’anno scorso non confortano, anche se non ci sono stati morti

Molti feriti, tra questi moltissimi minorenni, addirittura al di sotto dei 13 anni, non è un bollettino di “guerra”, ma dati sui “botti” di capodanno dell’anno scorso.

In questi giorni molte amministrazioni hanno portato avanti iniziative per tentare di ridurre il nefasto bollettino, anche se bisogna dire che lo scorso capodanno è stato il quinto senza vittime. Esortazioni e divieti per sensibilizzare i cittadini, principalmente per evitare che a maneggiare petardi e simili siano i bambini o minori.

Un altro aspetto che allarma è quello che riguarda gli animali, infatti per questi scoppi fragorosi e improvvisi, ci possono essere conseguenze anche gravi, che possono addirittura portare al decesso dell’animale, invece in altri casi possono rimanere feriti o traumatizzati. Un danno per gli animali che può essere negativo di conseguenza per gli umani, per esempio l’animale può scappare e correre in strada e quindi essere pericoloso per gli automobilisti.

Sull’argomento abbiamo registrato le parole dell’animalista, nonché Consigliera Comunale di Alcamo, Alessandra Cuscinà:

“I botti sono la prova della mancanza di cultura delle persone: genitori che li comprano e ragazzini che li sparano incuranti del pericolo che rappresentano per se stessi e per gli animali che, fuggendo terrorizzati, possono causare la morte di qualche ignaro automobilista. Ancora, col 2019 alle porte, dobbiamo spiegare cose così ovvie. Mi chiedo quando l’essere umano si evolverà”

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.