Aperture a destra e manca, se ne parla, ma stoppa la discussione, contrariato, il Presidente della Regione Nello Musumeci
“Leggo in questi giorni di aperture e chiusure da parte del presidente della Regione verso forze dell’opposizione all’Ars. È un tema ricorrente e noioso al tempo stesso“. Inizia così una nota del Presidente della Regione Nello Musumeci parlando delle “voci” che vogliono il suo Governo appoggiato anche in maniera nascosta dalle opposizioni. Queste ultime, come si vocifera nei corridoio di Palazzo d’Orleans, certe volti non sarebbero ostili e addirittura alcuni parlano, per esempio del Partito Democratico, di stampella del Governo, scomodando riferimenti storici importanti, cioé quando si diceva che il Movimento Sociale Italiano era la “stampella” della Democrazia Cristiana, argomento rispedito al mittente allora dagli esponenti della Destra. Questa volta però chi faceva parte di quella Destra governa e la stampella sarebbe un centrosinistra più Movimento 5 Stelle.
Senza scomodare riferimenti al passato, si può affermare che certi atteggiamenti delle opposizioni sono state “morbide” e collaborative, ma questo per qualcuno, in primis lo stesso Musumeci, è interpretabile come ruolo naturale delle opposizioni, cioé tradotto con le parole del Presidente della Regione: “Nella buona politica è regola etica che chi sta all’opposizione ha il diritto e il dovere di lavorare per il bene della comunità”. Ma Musumeci continua: “Lo faccia alla luce del sole, senza nascondersi dietro il voto segreto, sostenendo atti condivisi di chi governa o proponendo iniziative da integrare al programma di governo”.
Quindi quello di Musumeci vuole essere un invito, come confermato da lui stesso, rivolto “al M5S, al Pd ed a Sicilia futura”.
“Tutto il resto è stucchevole e ipocrita. Nessuno si illuda: i siciliani sanno distinguere e giudicare più di quanto si creda” chiosa Musumeci.