Intimidazione a colpi di fucile

Foggia: vittime il presidente di Atisale prof. Giacomo D’Alì e il figlio

Nella serata di mercoledì a Margherita di Savoia ignoti hanno sparato dei colpi di fucile verso il presidente di Atisale Giacomo D’Alì Staiti, noto imprenditore trapanese, mentre era con suo figlio.
LA SOLIDARIETA’. “Esprimo a nome dell’intera FAI CISL di Foggia la più convinta e sentita solidarietà al presidente di Atisale Giacomo D’Alì Staiti e a suo figlio vittime di una intimidazione che non ha nessuna motivazione ammissibile e giustificabile.” Commenta così Lorenzo Di Varsavia, Segretario Generale della FAI CISL di Foggia il grave episodio.
CONDANNA SENZA APPELLO. “Nessuna contrapposizione rispetto a scelte aziendali o manageriali può dettate la violenza – continua Di Varsavia – e la FAI CISL condanna senza appello il clima di tensione e di intimidazione che si è creato intorno alle sorti di una così importante risorsa economica, lavorativa e logistica del territorio del Nord della Puglia.”
RSU AZIENDALE. Attestati di vicinanza sono espressi anche da Nicola Russo, rsu aziendale della FAI Cisl. Come è noto, a salina di Margherita di Savoia garantisce occupazione a 120 dipendenti, da tempo costretti a prestazioni lavorative non serene e con il baratro della perdita del posto di lavoro da scongiurare.
La solidarietà di Sicindustria: Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi contro l’auto dell’imprenditore trapanese, Giacomo D’Alì Staiti, al vertice di Sosalt e di Ati Sale, con sedi oltre che in Sicilia, anche in Sardegna e in Puglia. È proprio qui che, mercoledì scorso, mentre stava percorrendo la strada provinciale che collega Barletta con Margherita di Savoia, la sua auto è stata affiancata da un’altra vettura da cui sono partiti alcuni colpi di arma da fuoco. “Siamo vicini al collega e amico Giacomo D’Alì Staiti per l’inquietante vicenda di cui è stato vittima”, afferma il presidente di Sicindustria Trapani, Gregory Bongiorno. “La scelta di fare l’imprenditore – aggiunge Bongiorno – è già difficile a causa dei mille ostacoli che si incontrano quotidianamente. In questo contesto il peso della criminalità organizzata è davvero un fardello che non si può sopportare. Il collega Giacomo D’Alì Staiti, che è anche il vicepresidente di Sicindustria Trapani, oggi si trova ad affrontare un grave attacco intimidatorio, ma potrà contare oltre che sul supporto fondamentale delle forze dell’ordine, anche sulla nostra vicinanza e solidarietà. So bene cosa significhi ribellarsi ai condizionamenti malavitosi e, per questo, saremo al fianco di Giacomo con una determinazione ancora più grande”.
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