Il “voto” su Salvini, il Movimento 5 Stelle si “divide” sull’autorizzazione a procedere

“I politici devono difendersi nei processi e non dai processi” questa la frase del Deputato nazionale del M5S Antonio Lombardo parlando sull’autorizzazione a procedere che riguardava Salvini e il caso “Diciotti”. Queste parole potrebbero racchiudere il pensiero di coloro che hanno votato a favore dell’Autorizzazione.

Il “voto” ha messo in evidenza un “dissenso”, che sembrava impossibile all’interno del Movimento 5 Stelle, il quale aveva agito in modo duro nei confronti di chi non si allineava alla “casa madre”, anche se c’è da sottolineare la dura reazione, verbale, di Di Maio contro alcuni Sindaci 5 Stelle (Nogarin, Raggi e Appendino) che si sono espressi a favore del processo a Salvini.

Un dissenso che alcuni hanno interpretato come voglia di parte del Movimento di dire che si è stati troppo accondiscendenti con un alleato di Governo che rappresenta degli indirizzi diversi da quelli del Movimento, invece altri vedono in questo una maturazione del Movimento verso una connotazione sempre più da Partito, infine altri che affermano che ciò che è accaduto rappresenta la Democrazia dal basso.

Varie interpretazioni, ma di certo c’è solo che esponenti, non di poco conto, del Movimento hanno espresso il loro favore al fatto che Salvini si difendesse dalle accuse davanti un giudice, ma che questo voto, in quanto espressione democratica, non incide sull’adesione o meno al Movimento, ciò si evince, principalmente, dalle dichiarazioni di Giancarlo Cancelleri, massima espressione del Movimento 5 Stelle siciliano e dalle parole del Deputato Nazionale l’alcamese Antonio Lombardo che abbiamo raggiunto anche per chiedergli se sono plausibili dei contraccolpi nel futuro del Governo e Lombardo ci ha dichiarato, dopo aver ribadito che “l’interesse nazionale non può essere utilizzato contra legem, spettava ad un tribunale accertare la liceità di quel comportamento”, che non prevede “possibili contraccolpi”. Poi alla nostra domanda sul pensiero di alcuni che il Movimento abbia smarrito la via maestra, il deputato ha affermato che non è stata smarrita la via, ma che “per un movimento giovane è normale avere anche dei momenti di riflessione e cercare di organizzarsi nel miglior modo possibile, proprio come annunciato l’altro giorno da Luigi Di Maio”. Infine sul voto in rete, abbiamo chiesto il perché se loro sono dei rappresentanti regolarmente eletti, Lombardo ha sottolineato che il M5Sè nato in rete” quindi “nessuna novità”, anche perché “la democrazia diretta – ha concluso Lombardo – è un principio in cui noi crediamo e la esercitiamo nel nostro piccolo attraverso questi strumenti”.

Un altro caso sembra quello del palermitano Ugo Forello, Portavoce del M5S di Palermo, che nel prevoto si esprimeva così: “Oggi il M5S tenta il suicidio” e che inoltre parlava di “furbata del quesito alla rovescia – per dire sì al processo bisogna votare No e viceversa”, quindi una posizione molto dura.

Contraccolpi o no questa vicenda sembrerebbe rappresentare un cambiamento del Movimento, da “puro” a “governativo” e forse da Movimento a Partito, un altro tassello quindi che fa intravedere dei cambiamenti, messi in luce dalla possibilità che il Movimento in future elezioni possa allearsi, una pratica fino ad ora non praticata e osteggiata. Questo sembra ridisegnare il futuro di una forza politica che alle ultime elezioni è risultata maggioritaria, ma che alle ultime amministrative è sembrato avere un calo di consensi.

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Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.