Risponde solo la Inferrera

Operazione “Scrigno”: il gip Morosini ha convocato gli indagati per l’interrogatorio di garanzia. L’ex deputato Ruggirello fa sapere che lascia il Pd. Niente sigilli all’Hotel Florio di Favignana

Era scontato ma abbiamo dovuto attendere l’ufficialità, anche perché qualche novità c’è stata dopo l’avvio da parte del gip del Tribunale di Palermo, giudice Morosini, degli interrogatori di garanzia per i quali sono stati convocati gli indagati dell’operazione antimafia “Scrigno”. Era scontato come consolidata strategia processuale, che molti offrissero al gip il loro silenzio, ossia si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Hanno da leggere le 500 pagine dell’ordinanza, i loro difensori puntano a conoscere per bene l’intero fascicolo, per poi decidere il da farsi. E così sono rimasti in silenzio quasi tutti gli indagati almeno di questa prima tornata, ossia l’ex deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello, i pregiudicati mafiosi Franco Orlando, Carmelo Salerno e Pietro Virga. Ed inoltre l’imprenditore Ninni D’Aguanno, il commerciante Mimì La Russa e Francesco Russo. Ruggirello, Orlando, Salerno, La Russa e Franco Russo sono difesi dall’avvocato Vito Galluffo, Pietro Virga da Salvatore Galluffo. D’Aguanno ha nominato difensore l’avvocato Donatella Buscaino che difende anche l’ex assessore comunale di Trapani Ivana Inferrera. Quest’ultima invece ha deciso di rispondere opponendo estraneità alle condotte contestate dall’accusa, nessun patto elettorale con i mafiosi e comunque pare abbia detto che alcuni non li avrebbe conosciuti come mafiosi. Ruggirello se non ha parlato con il gip attraverso i suoi legali, oltre a Galluffo l’altro difensore è Enrico Sanseverino, ha reso una dichiarazione, ossia la volontà a lasciare il Pd “al fine di evitare affrettate ed ingiustificate conclusioni che possano coinvolgere il partito”. Pd che però (si legge sul sito di Repubblica.it) con il vice segretario regionale Antonio Rubino aveva fatto sapere che da due anni Ruggirello non era più un iscritto, anche se fino a domenica scorsa lo si è visto al seggio trapanese per le primarie. Per tornare all’aspetto giudiziario ancora gli avvocati Vito Galluffo ed Enrico Sanseverino non escludono che a breve potrebbero chiedere l’interrogatorio da parte dei pm titolari delle indagini, dopo avere consultato il fascicolo dell’inchiesta così da consentire meglio al loro assistito di potersi difendere dalle gravi accuse che gli vengono contestate. Bisogna anche registrare una richiesta di rettifica da parte del titolare del Grand Hotel Florio di Favignana, Antonio Grammatico. Erroneamente si è detto del sequestro della struttura alberghiera ma in effetti oggetto del sequestro contestuale all’esecuzione dell’ordinanza firmata dal giudice Morosini non è stata la struttura alberghiera ma la società “P.H.M. srl” che nella scorsa stagione estiva ha gestito l’albergo ma che non avendo rispettato il contratto di affitto ha avuto intimato lo sfratto per morosità ed è tutt’ora pendente un procedimento per il recupero dei canoni non versati.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.