A Castellammare del Golfo un presunto errore nei lavori di consolidamento di un costone, eseguiti in una zona ritenuta sicura piuttosto che nella parte a rischio, ha comportato un prolungamento dei tempi
PALERMO. “Da quando mi sono insediato abbiamo lavorato al fianco del commissario Rolle per rimuovere quelle criticità che hanno rallentato i progetti sulla depurazione. Abbiamo trovato un quadro di grande insofferenza”. Lo afferma l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, rispondendo alle preoccupazioni dell’associazione siciliana dei costruttori in merito ai progetti per adeguare gli impianti di depurazione nell’Isola.
“L’ultimo incontro con la struttura commissariale di Rolle è avvenuto a febbraio – spiega Pierobon – la buona notizia comunicata è che tutti gli interventi sono stati avviati. C’è però ancora tanto da fare. Stiamo intervenendo per rimuovere gli ostacoli di natura tecnica e burocratica che sono stati riscontrati a diversi livelli”. Pierobon elenca quindi le azioni intraprese: “Con una delibera di giunta abbiamo consentito l’esecuzione dei lavori in tutti quei depuratori dove c’è il progetto esecutivo, ci sono i soldi, ma l’Ati non è in grado di realizzare il progetto, che potrà quindi essere portato avanti dai tanti Comuni interessati. Altro problema, c’era un ostacolo informatico, legato alla difformità dei sistemi utilizzati a livello nazionale e regionale, che sembrava banale ma ritardava la comunicazione dei dati e l’erogazione delle risorse per i progetti. Anche qui siamo intervenuti per chiedere di poter usare gli stessi strumenti”.
I problemi sono di varia natura. “Emblematici i casi di Santa Flavia e Castellammare del Golfo, su cui siamo già intervenuti – racconta Pierobon – a Santa Flavia una costruzione insiste da tempo a ridosso del depuratore e ha ostacolato i lavori, ma non era chiaro di fosse la competenza per una eventuale deroga, se del Territorio o dell’Urbanistica. A Castellammare invece un presunto errore nei lavori di consolidamento di un costone, eseguiti in una zona ritenuta sicura piuttosto che nella parte a rischio, ha comportato un prolungamento dei tempi. Tra le opere più grosse c’è quella di Acireale, dove da tempo sono previsti due impianti ma per sbloccare l’iter ne sarà realizzato uno che servirà tutto il territorio. Concordiamo con l’Ance sulla necessità di intervenire urgentemente per realizzare gli interventi programmati. Ci conforta che l’associazione riconosca la stretta collaborazione avviata con il commissario Rolle e lo sforzo che stiamo producendo. Stiamo lavorando senza sosta e faremo di tutto per raggiungere gli obiettivi”.