“Codici” tra le parti civili
MARSALA. È iniziato ieri, martedì 26 marzo, dinnanzi al collegio del tribunale di Marsala presieduto dalla dott.ssa Alessandra Camassa, il processo scaturito dall’operazione antimafia Pionica, portata avanti l’anno scorso dai carabinieri del comando provinciale di Trapani, dagli uomini del Ros e dalla Direzione Investigativa Antimafia.
A processo sono finiti il presunto capomafia di Salemi, Michele Gucciardi, già condannato a 17 anni in primo grado nell’ambito del processo Ermes, il presunto capomafia di Vita Salvatore Crimi, la moglie Anna Maria Crocetta Asaro e il figlio Leonardo, oltre a Gaspare Salvatore Gucciardi, Tommaso Asaro, Ciro Gino Ficarottta, Leonardo Ficarottta e Paolo Vivirito.
Ciro Gino Ficarottta, Leonardo Ficarottta e Paolo Vivirito sono stati prosciolti dall’accusa di intestazione fittizia di beni, ma resta l’unico reato contestato ad Anna Maria Crocetta Asaro e a Leonardo Crimi.
Gli altri indagati coinvolti nella stessa operazione antimafia, tra cui l’alcamese “re dell’eolico” Vito Nicastri e il fratello Roberto, hanno chiesto il rito abbreviato. Secondo l’accusa una parte dei soldi provenienti da un’asta giudiziaria, rivenduta successivamente a un prezzo maggiore, sarebbe stata utilizzata per finanziare la latitanza del boss Matteo Messina Denaro. La prossima udienza è fissata per il 3 aprile.
“Le associazioni “Codici” Nazionale e “Codici” Sicilia sono state ammesse come parte civile al processo “Pionica” che si è aperto ieri al Tribunale di Marsala. “Le finalità statuarie di Codici sono attinenti alle contestazioni mosse agli imputati e l’Associazione svolge un’attività concreta sul territorio, per questi motivi è stata accolta la nostra richiesta di costituzione di parte civile al processo”, spiega l’Avvocato di Codici Sicilia Giovanni Crimi.