La minoranza, dopo aver votato contro le nuove tariffe TARI, ha lasciato l’aula in segno di protesta non partecipando alle successive votazioni: “Noi esclusi dal confronto politico e democratico”. Sindaco: “Soddisfatti dell’approvazione del bilancio”
CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si è conclusa tra le polemiche la seduta del consiglio comunale di ieri a Castellammare. Il consiglio ha approvato il bilancio e le nuove tariffe TARI. Ma non sono mancate le polemiche da parte dell’opposizione. Infatti il gruppo di minoranza ha lamentato “lo scarso coinvolgimento del gruppo politico” in materie come quelle trattate ieri, ritenute da loro fondamentali. “Non ci sono stati materialmente i tempi per poter presentare emendamenti al bilancio, siamo stati esclusi dal confronto politico e democratico della città. Non siamo soltanto numeri in consiglio. Abbiamo deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta, perché di fatto non abbiamo voce in capitolo, soprattutto su materie come bilancio e TARI” – affermano dal gruppo consiliare di minoranza.
Il gruppo “Castellammare 2.0” dopo aver votato contro le tariffe TARI, ha abbandonato l’aula consegnando una lettera al Presidente del Consiglio. Il primo ad abbandonare l’aula consiliare è stato l’ex Sindaco Nicolò Coppola. Dopo di lui anche gli altri componenti della minoranza. Il Consiglio ha comunque approvato tutti i punti all’ordine dei giorno, forte di una solida maggioranza. “Sulla TARI abbiamo votato contro perché siamo convinti che si potevano risparmiare ancora dei soldi. Lamentiamo la mancanza di un vero confronto democratico finalizzato ad un maggiore risparmio, secondo noi possibile” – ha affermato l’ex Sindaco Coppola.
Lo scontro si è acceso soprattutto nei confronti del Presidente del Consiglio Mario Di Filippi reo, secondo la minoranza, di “non essere super partes”. Lo stesso Presidente ha chiesto ieri all’aula una sospensione del consiglio per una convocazione dei capigruppo sul tema in oggetto di discussione, ma da parte della maggioranza ha ricevuto in secco “no”: “la maggioranza di fatto ha sfiduciato il Presidente del Consiglio” – ha affermato il consigliere Mistretta in aula.
Ecco il testo della lettera, rivolta direttamente al Presidente Di Filippi, con cui si spiegano le motivazioni della protesta: “A seguito della convocazione della sessione di bilancio 2019, che per sua natura dovrebbe essere il momento più importante del confronto politico finalizzato ad assicurare ai cittadini e agli organismi di partecipazione democratica, i contenuti dello stesso e i suoi allegati, la Sua convocazione fatta il 22/03/2019, venerdì alle ore 13:45, non ha dato nessuna possibilità di normale confronto né con le varie componenti sociali e neppure con quelle consiliari. Non è corretto che nella commissione di merito, il bilancio e i suoi allegati, arrivino con o.d.g. suppletivo il 25 marzo alle ore 9:30 per un formale esame che difficilmente avrebbe potuto portare una qualche modifica migliorativa essendo la scadenza di tre giorni prima del 28 marzo mortificante per i consiglieri che avrebbero il dovere di prenderne conoscenza ed eventualmente confrontarsi. La stessa TARI – scrivono i consiglieri – che pure ha spazi di miglioramento, quel giorno non poteva essere variata per l’assenza del tecnico che avrebbe dovuto illuminare la commissione. Costringere i consiglieri a ricorrere ad emendamenti affidabili solamente all’A.C. o al singolo assessore è veramente frustante. La S.V. si è resa, purtroppo per Lei, in questa occasione protagonista della volontà dell’amministrazione che pur di rispettare la non perentoria scadenza del 31 marzo ha voluto mortificare il ruolo dei consiglieri comunali che tale mandato popolare vogliono interpretare a prescindere dall’appartenenza. Il Presidente del consiglio, come il Sindaco, non sono più espressione di chi li ha eletti, ma di tutti, ed Ella in questa circostanza non lo è stato. A questo punto dovremmo scegliere tra il ruolo di comparsa e quello di protesta, e al solo scopo di evidenziare il nostro disappunto abbiamo scelto di lasciarvi fare quello che volete sperando in un futuro migliore fatto di leale confronto e civile discussione. Le ricordiamo che Ella – concludono – in tutto questo ha il ruolo di garante anche della minoranza e non di rappresentante della maggioranza che lo ha eletto, come noi consiglieri ci sentiamo rappresentanti di tutti i cittadini, e per essi cerchiamo di fare il nostro dovere. Per assolvere a questo ruolo è necessario privilegiare, nel rispetto delle regole, il confronto civile e democratico”.
Ma anche senza la minoranza il Consiglio ha approvato il bilancio di previsione 2019 -2021 con i voti favorevoli dei soli 10 consiglieri di maggioranza. “Siamo molto soddisfatti perché l’approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale entro il termine del 31 marzo è importantissima poiché consente di lavorare a pieno regime nell’interesse della comunità avviando la programmazione con lo strumento finanziario a disposizione e non operando in dodicesimi. Abbiamo predisposto per tempo la nostra pianificazione grazie agli uffici comunali che hanno garantito efficienza ed impegno per rispondere alla volontà amministrativa di avere un bilancio operativo nei tempi di legge e adesso anche grazie al consiglio comunale possiamo lavorare senza sosta – ha affermato il sindaco Nicola Rizzo -. Per questo ringrazio tutti i consiglieri comunali che hanno svolto il loro ruolo con efficienza nell’interesse della città, adesso dotata dello strumento che, in pieno equilibrio, ci consente di attuare progetti di pubblica utilità ed integrazione sociale, culturali, economici e turistici. Spiace che la minoranza abbia lasciato l’aula – ha sottolineato il Sindaco Rizzo – poiché a loro avevo rivolto un accorato appello invitandoli a rimanere e manifestando ampia apertura con la possibilità di presentare eventuali proposte da prevedere con variazione di bilancio, poiché da parte di questa amministrazione c’è sempre la massima disponibilità al dialogo per un confronto corretto e civile nel rispetto dei ruoli”.
Cinque i punti all’ordine del giorno nel consiglio comunale che ha portato all’approvazione del bilancio: l’approvazione del piano economico finanziario e le tariffe Tari, il piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili di proprietà comunale, l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche e l’elenco annuale, l’approvazione del documento unico di programmazione e quindi il bilancio di previsione 2019-2021.
“Lo scenario finanziario non offre certo grandi opportunità ma le disposizioni del bilancio di previsione sono il frutto di scelte impegnative e coraggiose, che ribadiscono la volontà di attuare gli obiettivi prefissatici -affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore al bilancio Giuseppe Cruciata-. Ad esempio il nuovo servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che sarà aggiudicato a breve per i prossimi sette anni e prevede servizi migliorativi come la pulizia costante delle caditoie, la derattizzazione e disinfestazione, la differenziata anche in periferia come a Fraginesi e Scopello, il potenziamento della raccolta organico, l’acquisto di telecamere per controllare siti a rischio. Tutti questi servizi aggiuntivi hanno un costo che, con le maggiori spese di conferimento dell’ultimo anno, ci porta ad un aumento della Tari necessario in questa prima fase di assestamento del servizio fino ad oggi carente per molti aspetti. Un sacrificio di tutti noi che avrà un corrispettivo in termini di pulizia e decoro della nostra città e che il prossimo anno ci porterà sicuramente ad abbassare finalmente la tassazione poiché aumenteranno i livelli di differenziata che negli ultimi cinque anni non hanno superato la media del 31%. Tramite emendamento il consiglio al completo è riuscito a limare l’aggravio prevedendo una minore spesa di circa centomila euro per la partenza del servizio completo nel mese di giugno invece di maggio. Questo comporta un abbassamento dell’aliquota inizialmente prevista e l’aumento complessivo stimato è di circa il 13%. Per il resto la pressione fiscale rimane invariata – spiegano il sindaco Rizzo e l’assessore Cruciata -. Nella programmazione triennale tra gli obiettivi principali quello di permettere una nuova pianificazione del territorio attraverso l’aggiornamento del Prg, atteso da tempo quindi la previsione di progetti di pubblica utilità, integrazione sociale, l’abbattimento del costo del randagismo, l’azzeramento degli arretrati delle pratiche amministrative, la stabilizzazione dei precari, la manutenzione strade interne ed esterne, la manutenzione e messa in sicurezza dei beni confiscati alla mafia e tanti altri obiettivi a medio e lungo termine per i quali lavoreremo con costanza”.
Le previsioni del bilancio per il 2019 indicano un pareggio tra entrate ed uscite di 72.496.394,74 dei quali le entrate per tributi sono pari a 10.387.650 euro, le extratributarie a 2.810.568,15 euro; le uscite per spese correnti sono di 17.848.774,04 euro, le spese in conto capitale 4.422.783,58 euro e le spese per rimborso prestiti 346.100 euro. Nel biennio 2020-21 si prevede un equilibrio tra entrate ed uscite pari a 68.858.688,12 euro (annui).