“Signor Prefetto, Autorità civili, militari e religiose;
a Voi, va la gratitudine mia personale e della Polizia di Stato per questa vostra presenza che ci onora profondamente e conferisce alla cerimonia odierna il significato più solenne.
Gentili ospiti, vi ringrazio per la vostra partecipazione che costituisce un segnale certo dell’attenzione con cui seguite l’operato della Polizia di Stato ed il suo quotidiano agire.
A 167 anni dalla sua fondazione, la Polizia di Stato rinnova oggi il giuramento di fedeltà alla Repubblica ed alle sue Istituzioni democratiche, riconfermando la sua tradizione di servizio alla comunità.
Una tradizione iniziata nel 1852 e sviluppata percorrendo tappe che hanno sempre interpretato le ricorrenti esigenze di rinnovamento.
Nella sua storia, la Polizia di Stato è stata, insieme alle altre Forze di polizia ed in piena e perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, la barriera ad ogni minaccia alla sicurezza interna del Paese.
Il nostro è un lavoro difficile e spesso oscuro, votato alla difesa della collettività e della democrazia della nostra Nazione.
Nel ricordare la nostra storia, un commosso pensiero va alle donne e agli uomini caduti per onorare il giuramento di fedeltà alla Patria ed a quanti hanno subito gravi lesioni portando i segni indelebili dell’adempimento del dovere;
alle nostre famiglie che, con enormi sacrifici condividono la nostra impegnativa e pericolosa missione.
Ci stringiamo a loro in un abbraccio ideale, con l’impegno solenne di non far venir mai meno la nostra affettuosa vicinanza e solidarietà.
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Qui, come vedete, ho portato la mia fascia tricolore che ogni Funzionario di Polizia riceve all’atto del giuramento di fedeltà alla Repubblica.
Il 167° dalla fondazione deve ricordare a tutti noi il privilegio di indossarla.
Essa rappresenta il segno distintivo di una competenza specifica e di una responsabilità propria che la Legge 121/81 ci attribuisce in tema di Ordine e Sicurezza Pubblica.
Noi siamo l’Autorità di Pubblica Sicurezza, l’Autorità tecnica chiamata sul campo a prendere tutte le decisioni.
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Il territorio della provincia di Trapani ha sue specifiche peculiarità che, se per un verso lo rendono simile ad altre realtà del nostro mezzogiorno d’Italia, sotto altri profili lo caratterizzano per una ulteriore fragilità rendendolo particolarmente “resistente” ad ogni forma di cambiamento indirizzata verso le regole della legalità e, dunque, del vivere civile.
Questo stato di cose ha ovviamente agevolato, anzi è stato l’ humus fertilissimo, sul quale la criminalità, anche quella organizzata, ha tratto ogni utilità possibile in termini di illeciti guadagni ma anche di forme di consenso, creando spesso false illusioni negli strati più deboli e scarsamente istruiti della popolazione.
E’ apparsa subito chiara l’idea che la nostra mission doveva spingersi oltre quello che è il nostro core business aziendale: non più o non solamente la classica attività di polizia giudiziaria o di polizia di sicurezza ma abbiamo sentito la necessità di allargare l’orizzonte verso forme più sociali e partecipative.
I reati vanno certamente perseguiti, tuttavia tutti dovremmo riflettere seriamente o, con maggiore attenzione, sulle cause sociali, economiche, territoriali della loro origine altrimenti,temo che il nostro impegno resterà efficace dal punto di vista repressivo ma poco risolutivo nella sua comprensione ontologica.
Ritengo che si debba iniziare con un focus sulle nostre periferie. Da frequentatore delle periferie è facile notare un non più accettabile stato di abbandono, ed in tale stato, si sedimenta la rabbia, la violenza, il disprezzo per le Istituzioni.
Eppure nelle periferie crescono tante eccellenze che, tuttavia, fanno tanta fatica ad emergere.
E’ in quest’ottica che si inquadrano i nostri interventi all’interno delle scuole cittadine di ogni ordine e grado al fine di creare, insieme al prezioso e determinante contributo dei docenti che ringrazio pubblicamente per la sensibilità dimostrata, quel bagaglio di conoscenza e di cultura che costituisce, a mio avviso, l’unico antidoto efficace a sconfiggere quella sub-cultura criminale di cui dicevo prima.
Dobbiamo essere consapevoli che la scuola, l’istruzione in generale, non può limitarsi a diffondere solo i principi della conoscenza, del sapere e dell’educazione, tralasciando il contesto ambientale con cui gli studenti sono chiamati ad interagire.
La realtà siciliana, pone i giovani del nostro territorio in una condizione di evidente svantaggio rispetto alle prospettive del loro futuro.
Così siamo “saliti in cattedra” anche Noi perché è mia convinzione che i migliori maestri, coloro che riescono ad infondere la “cultura”, sono i testimoni diretti che con il loro esempio diffondono e praticano le idee, gli ideali ed i valori che propugnano.
Nel nostro Paese assistiamo ad una grave crisi della legalità: è venuto meno il sistema dei valori, il senso etico.
Va anche detto che le notizie, le informazioni riportate dai mass media e dai social, ci parlano troppo spesso di cattivi esempi, che portano a cattive imitazioni.
La cultura della legalità è qualcosa di più della semplice osservanza delle leggi, delle regole; è un sistema di principi, di idee, di comportamenti, che deve tendere alla realizzazione dei valori della persona, della dignità dell’uomo, dei diritti umani, dei principi di libertà, eguaglianza, democrazia e giustizia come metodo di convivenza civile.
Consentitemi due diverse citazioni sul tema:
Paolo Borsellino nel suo ultimo drammatico passaggio pubblico, il 20 giugno 1992 cosi disse:
“La lotta alla mafia (primo problema da risolvere nella nostra terra, bellissima e disgraziata) non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolgesse tutti, che tutti abituasse a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si contrappone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.”
La cultura, la conoscenza, l’istruzione, aprono la nostra mente alla riflessione ed al coraggio, al rispetto degli altri e alla tolleranza; ci rendono migliori, ci rendono più liberi.
Non c’è legalità senza cultura.
Seconda citazione:
“Se si insegnasse la Bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà”, queste le parole di Peppino IMPASTATO.
Io in questi mesi ho tuttavia registrato un segnale positivo, sotto questo profilo.
Ho avuto modo di vedere che c’è una “grande sete” fra i giovani sui temi della legalità, dell’educazione, della cultura in generale.
Ancora un’altra riflessione che costituisce, in certo qual modo, un aspetto complementare a quanto appena detto: il suo rovescio della medaglia.
Mi riferisco allo sviluppo del territorio.
Viviamo in un’area dalle enormi potenzialità.
Abbiamo tutto; abbiamo la storia millenaria Élima, Fenicio-Punica e Greca, abbiamo le ricchezze naturalistiche, il mare; abbiamo le eccellenze enogastronomiche ma ho l’impressione che tali risorse non siano “sfruttate” nella loro potenzialità intrinseca.
Questo è un concetto che sistematicamente tutti quanti ripetiamo astrattamente ma poi in concreto cosa facciamo? Quali le iniziative imprenditoriali?
Le forze sane, siano esse pubbliche che private, a mio parere, dovrebbero cogliere questa enorme opportunità; penso che serva uno sforzo, un fare squadra, per la promozione del territorio che porterebbe enormi benefici in termini di ritorno sulla conoscenza e conoscibilità delle nostre, a volte uniche, eccellenze sia in Italia e perché no, anche all’estero.
Sarebbe prioritario creare sinergia tra le diverse risorse artistiche, culturali, religiose ed eno-gastronomiche del territorio e del sistema turistico dell’intera provincia, al fine di dare vita a circuiti virtuosi anche di marketing che siano particolarmente attrattivi.
Tutti quanti Noi sappiamo come una adeguata, organizzata ed articolata promozione del territorio fosse anche con un semplice articolo che appare su riviste specializzate di settore sulla bellezza di una data zona sia un forte volano di valorizzazione e di attrazione.
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Ma torniamo a riflettere su qualche aspetto tecnico che mi fa piacere parteciparvi in questa magnifica giornata.
Il controllo del territorio è stato il nostro primo impegno sul quale abbiamo lavorato fin da subito.
Ho piena consapevolezza dell’importanza che esso assume nell’”oscura” attività di prevenzione dei reati e dell’importanza che esso assume per i cittadini/utenti che sono e devono restare il nostro benchmark ed ai quali, va detto, interessa principalmente non subire reati piuttosto che leggere della individuazione degli autori di quelli commessi.
Ed in tale attività che prima ho definito “oscura” perché poco visibile e scarsamente produttiva di risultati immediatamente tangibili abbiamo dato e daremo il massimo impulso.
Il mio ringraziamento va, dunque, alle donne ed agli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura e dei Commissariati distaccati che svolgono un lavoro preziosissimo e difficilissimo che non conosce soste; donne e uomini sempre presenti al servizio della collettività H24, nei giorni feriali come in quelli festivi proprio nello spirito del motivo conduttore che oggi abbiamo scelto per rappresentarci:
“ESSERCI SEMPRE”.
Qualche numero:
Persone Identificate: 56.789
Mezzi controllati: 23.456
Persone sottoposte agli arresti domiciliari: 16.808
Reparto prevenzione Crimine:
persone identificate: 8.728
veicoli controllati: 5.224
Sistema mercurio: 9.757 targhe controllate
Il nostro sforzo al servizio del cittadino è davvero enorme e potrebbe essere ancora più efficace solo se si implementassero le telecamere della videosorveglianza cittadina (e non mi riferisco soltanto alla città di Trapani) che hanno bisogno di una seria manutenzione.
In questo momento mi sembra doveroso lanciare un appello affinchè le stesse vengano ripristinate, aggiornate, in tempi brevi, ricordando, per primo a me stesso, che le spese erogate per la sicurezza non sono mai da considerarsi “inutili” ma necessarie per il bene della collettività e produttive di grandi benefici per tutti.
Ma “Esserci sempre” ha anche il significato del solenne impegno di tutti noi; non possiamo nascondere la complessità dello scenario che ci è di fronte con il ritorno di un terrorismo ancor più feroce e pericoloso di quello conosciuto in passato per la sua carica disumana di estrema violenza, la sua dimensione transnazionale e la sua capacità di sfruttare le opportunità di una società aperta.
Ed allora un ringraziamento è doveroso rivolgere all’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione della Questura.
Massima è stata l’attenzione nella gestione del fenomeno sbarchi e nella difficilissima gestione operativa del C.P.R. di Milo dove alle imprescindibili attenzioni sotto il profilo di soccorso umanitario e di responsabilità della custodia, bisogna affiancare la massima attenzione finalizzata a capire se nel numero si possa nascondere qualcuno che cerca di arrivare in Europa con intenzioni ben diverse.
Così come efficace deve essere la lotta agli irregolari sul Territorio Nazionale seguendo le nuove direttive emanate dal Ministro dell’Interno e dal Capo della Polizia.
Ed allora un plauso è doveroso tributarlo, come detto, al nostro Ufficio Immigrazione, per il lavoro che svolge con grande abnegazione.
Qualche dato:
63 sbarchi gestiti per un totale di 2.043 migranti giunti;
3.261 permessi di soggiorno ordinari rilasciati;
2.393 permessi di soggiorno per richiedenti protezione;
1.245 provvedimenti di respingimenti per Ordine del Questore;
367 provvedimenti di espulsione con accompagnamento alla frontiera.
Un saluto ed un ringraziamento particolare va agli uomini ed alle donne che si dedicano ai servizi di Polizia Giudiziaria.
Grazie dunque alla Squadra Mobile ed ai servizi di P.G. svolti dai Commissariati Distaccati di P.S.; essi svolgono un lavoro incessante, continuo, a volte snervante.
Come non ricordare la recente cattura di due pericolosi latitanti e le brillanti operazioni di polizia concluse con il ritrovamento di un ingente arsenale di armi, alcuni sequestri di sostanze stupefacenti ed arresti per reati contro la persona e contro il patrimonio.
Le persone arrestate sono complessivamente: 343
Le persone deferite all’A.G. in stato di libertà: 903
Chiudo il capitolo dedicato alla polizia giudiziaria riprendendo il tema di un congresso di qualche tempo fa che condivido molto:
“la mafia non è più quella di una volta ma resta quella di sempre”.
L’attività della Questura non si esaurisce con la sola prevenzione e repressione dei reati.
Tra i principali e più delicati compiti, come noto, la Legge ci assegna, in via esclusiva, quello della responsabilità della gestione dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.
1.754 sono state le Ordinanze che ho emanato;
1.456 i servizi di O.P.
impiego uomini territoriali: 7.642
impiego reparti di rinforzo: 25.645
Scaramanticamente non vorrei dirlo ma, ad oggi, possiamo affermare che la nostra visione strategico-organizzativa è stata vincente.
Nessun problema di rilievo si è verificato, ed a conferma di quanto ho appena detto abbiamo ricevuto, a testimonianza del buon lavoro svolto, sinceri ringraziamenti per l’organizzazione impeccabile dei difficilissimi servizi messi in campo. (partite di calcio, CousCousfest, alcuni eventi legati al Google camp, Giro d’Italia, Concerti estivi, lavoratori stagionali nel Belice).
Un elogio voglio pubblicamente tributarlo ai Reparti Mobili della Polizia di Stato ed ai Battaglioni dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che ci supportano con grande abnegazione in questi servizi.
Tutto però è stato reso possibile per l’efficace ed adeguata predisposizione dei servizi curata dell’Ufficio di Gabinetto e la consueta attività di itermediazione abilmente svolta dalla D.IG.O.S. che ha dimostrato di saper far prevalere, anche nei momenti di maggiore tensione, gli strumenti del dialogo e della mediazione e ciò vale non soltanto per le partite di calcio ma per tutti i servizi d’Istituto in cui la D.I.G.O.S. è chiamata ad intervenire. La sua peculiare e specifica professionalità supporta l’attività del Questore fornendo spesso informazioni di primaria importanza sia nell’attività informativa che in quella delicatissima, data la materia trattata, di polizia giudiziaria.
Intensa è stata l’attività realizzata dalla Divisione Polizia Anticrimine.
Bene l’attività svolta nel campo delle misure di prevenzione.
Grande impulso è stato dato alle proposte di sorveglianza speciale ed i fogli di via obbligatori.
Tempestiva l’adozione dei provvedimenti D.A.S.P.O. che siamo stati costretti ad irrogare: 11 come divieto di accesso alle manifestazioni sportive e 10 come DASPO urbano;
527 sono stati i controlli effettuati a persone sottoposte a misure.
149 Avvisi orali
35 fogli di via obbligatori
67 sorveglianze speciali
5678 sono stati i fotosegnalamenti effettuati dalla Polizia Scientifica; 219 i sopralluoghi tecnici e 209 esami speditivi su sostanze stupefacenti
E notizie positive giungono anche da quegli Uffici della Questura che forniscono anche servizi diretti ai cittadini.
Avete realizzato un’attività che va al di là dell’ordinario.
La Divisione Polizia Amministrativa e Sociale che svolge un lavoro più burocratico ma di primaria importanza per i cittadini laddove si pensi al rilascio dei Passaporti e delle Licenze di Polizia. Abbiamo garantito la consegna dei documenti in tempi estremamente rapidi, spesso di gran lunga al di sotto della norma.
N.ro passaporti rilasciati: 7.119
n.ro Controlli amministrativi effettuati: 234
licenze PS rilasciate: 1.446
Oggi sono io a ringraziarvi interpretando i sentimenti di tutti i cittadini della provincia di Trapani per il vostro prezioso lavoro.
Assolutamente di rilievo l’attività svolta dalla Sezione di Polizia Stradale sempre presente sulla nostra rete viaria per garantire la sicurezza dei trasporti e sempre presente a dare il proprio contributo fondamentale in ausilio alla Questura nei servizi di O.P.;
3.394 pattuglie impiegate per servizi di vigilanza stradale
Veicoli controllati: 10.925
Persone controllate: 11.914
10.678 infrazioni accertate
3.923 conducenti sottoposti a controlli etilometrici
Patenti di Guida ritirate: 247
Carte di circolazione ritirate: 522
La Polizia di Frontiera ha impiegato 2.276 pattuglie identificando 10.241 persone. Ha gestito 4.245 voli per un transito complessivo di 362.000 passeggeri.
Inoltre ha effettuato servizi in occasione dell’approdo in porto di 80 navi da crociera per un totale di 36.409 passeggeri.
non meno importanti le attività svolte dalla Polizia Postale con 258 deleghe dell’A.G. e della Polizia Ferroviaria che ha controllato 3623 persone ed effettuato 943 servizi di vigilanza scalo e 900 scorte sui treni.
In ultimo, il mio ringraziamento va a tutti gli Uffici della Questura, che svolgendo un lavoro di supporto, per così dire “dietro le quinte”, svolgono un’attività di primaria e fondamentale importanza in un lavoro oscuro, senza alcuna proiezione esterna, ma di grande professionalità e sacrificio.
A Voi mi rivolgo cari colleghi.
E’ bene ricordare a tutti che senza il vostro lavoro la Questura si fermerebbe irrimediabilmente;
ed allora un grazie di cuore all’Ufficio del Personale, all’Ufficio Tecnico Logistico, alla Motorizzazione, ai Piantoni che svolgono un lavoro di grande attenzione, di estrema delicatezza e di grande professionalità.
A Voi il mio più sincero ringraziamento per quello che fate ogni giorno.
Nell’approssimarmi alla conclusione, desidero sentitamente ringraziare l’Autorità Giudiziaria di Trapani e Marsala
i Presidenti dei Tribunali;
i Procuratori della Repubblica;
I Presidenti dell’Ufficio del G.I.P.
per la loro vicinanza e sensibilità.
Un grazie particolare a S.E. il Prefetto Dr. Tommaso RICCIARDI appena insediatosi. Sono certo, conoscendo la sua preclara professionalità, che non ci farà mai mancare il Suo sostegno ed impulso.
Sentiti ringraziamenti rivolgo ai Vescovi Mons. Pietro Maria FRAGNELLI Vescovo della diocesi di Trapani e Mons. Domenico MOGAVERO Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo che con la Loro autorevole presenza ci testimoniano la vicinanza della comunità cattolica dell’intera provincia trapanese.
Un saluto affettuoso al Presidente del libero consorzio di Trapani Dr. Raimondo CERAMI.
Esprimo un ringraziamento al Sindaco di Trapani per quanto di buono sta cercando di mettere in campo, per la sua disponibilità e vicinanza alla Polizia di Stato.
Un saluto di buon lavoro, e ne hanno tanto da fare, a tutti i Sindaci della nostra provincia.
Mi sia consentito esprimere i più sentiti ringraziamenti al Colonnello Gianluca VITAGLIANO Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri ed al Colonnello Pasquale PILERCI Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, straordinari compagni ed amici di viaggio per il sostegno che mi hanno sempre dato in termini di sinergia operativa nella consapevolezza che l’unione fa la forza e la forza che ne è conseguita, per quanto abbiamo prodotto, credo sia stata apprezzata dalla comunità tutta.
Un saluto al Comandante della Capitaneria di Porto Capitano di Vascello Franco MALTESE con il quale vi è una stretta sinergia e condivisione sul tema dei migranti soccorsi in mare.
Un saluto al Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Ing. Giuseppe MERENDINO
Un saluto ai Militari dell’Esercito Italiano, ed al loro Comandante colonnello Massimo Di Pietro, impegnati nell’operazione “strade sicure” che qui a Trapani disimpegnano parte dei servizi di vigilanza al C.P.R. di Milo.
Un saluto particolare ed un ringraziamento al colonnello Mauro GNUTTI, Comandante del 37° stormo di stanza a Birgi.
Un ringraziamento va all’opera svolta dagli impiegati civili dell’Interno che giornalmente supportano la nostra attività operativa.
Rivolgo alle Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno il mio più vivo apprezzamento per lo spirito sempre costruttivo dimostrato nel rappresentare le istanze del Personale.
Al personale in quiescenza ed all’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, che tutti ci rappresenta, va il mio affettuoso e fraterno abbraccio.
Consentitemi di porgere un ultimo saluto, – per ultimi…ma non ultimi – a coloro i quali giornalmente mi supportano e soprattutto mi sopportano, a coloro che traducono in pratica le disposizioni in azioni concrete.
I veri protagonisti della Sicurezza sono loro ed il Personale che con arguzia e sagacia amministrano e dirigono:
Grazie Vicario e grazie Capo di Gabinetto per la vostra preziosa collaborazione nelle attività di preparazione e gestione dei servizi di Ordine Pubblico, e non solo.
Grazie ai Primi Dirigenti Dr.Giovanni LEUCI per la gestione della Divisione Polizia Anticrimine ed alla Dr.ssa Matilde CORSO dirigente del Commissariato distaccato di P.S. di Marsala per essere stati splendidi ed attenti Dirigenti nei sempre delicati servizi di Ordine Pubblico.
Grazie al Dirigente della Squadra Mobile ed al suo Vice Dirigente colleghi preziosi;
Grazie al Dirigente della D.I.G.O.S., che salutiamo poiché ormai prossima al trasferimento ad altra Sede di servizio;
ai Dirigenti dell’Ufficio Immigrazione, dell’Ufficio Personale, dell’Ufficio Tecnico Logistico e dell’Ufficio Sanitario al reggente l’Ufficio Prevenzione Generale, per il vostro spirito di servizio e abnegazione dimostratami.
Con i vostri profili umani e professionali state tracciando un momento importante per la Questura di Trapani;
Un grazie particolare va ai colleghi dirigenti dei 5 Commissariati distaccati di P.S. per la loro attenta e delicata opera quali Autorità locali di P.S.
grazie per il vostro impegno, espressione certa di rilevanti professionalità.
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Il rinnovato spirito di quest’ultimo periodo ha consentito alla Questura di Trapani di volare verso traguardi di grande successo; Noi siamo qui per la costante crescita della sicurezza della nostra società, portando così un aiuto concreto per tutelare e proteggere tutti, specie coloro i quali non hanno voce.
Trapani e la sua provincia meritano di tornare a “volare” come un tempo (ed a questo proposito un pensiero corre per analogia alla complicata situazione del nostro aeroporto).
Trapani lo merita per la sua storia, la cultura e le tradizioni ed è con questo augurio che voglio congedarmi da tutti voi…. Così: (Volare di Domenico Modugno)
Viva la Polizia di Stato
Viva la Repubblica
Viva l’Italia”.