M5S Sicilia: “far west nell’affidamento degli impianti”. Lombardo sul caso Nicastri: “Vedere Alcamo alla ribalta nazionale per fatti spiacevoli fa male”

“Abbiamo più volte denunciato sui media il far west nell’affidamento degli impianti ai privati nei settori dell’Ambiente e dell’Energia e oggi la Regione Siciliana si trova nuovamente al centro di una complessa inchiesta giudiziaria che parte dall’eolico. Non si può più stare a guardare, si passino al setaccio tutte le richieste di impianti e, soprattutto, le autorizzazioni in itinere e quelle già concesse dagli uffici regionali”.

Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars, a commento dell’inchiesta su un presunto giro di mazzette alla Regione Siciliana per progetti relativi alle energie alternative.

“Ci aspettiamo  – dicono i deputati – che almeno questa volta Musumeci faccia sentire la sua voce e avvii rigorose e puntigliose indagini interne, quantomeno per prevenire nuovi episodi corruttivi su impianti di energie alternative e rifiuti”.

“Secondo quanto riportano alcuni organi di stampa – affermano i deputati – l’inchiesta sarebbe partita da un impianto di smaltimento rifiuti a Calatafimi Segesta promosso dalla Solgesta, le cui irregolarità avevamo segnalato in tempi non sospetti alla magistratura con tanto di esposto. Finalmente quelle circostanze stanno venendo a galla ”.

Antonio Lombardo Deputato nazionale alcamese del Movimento 5 Stelle:

“Vedere Alcamo alla ribalta nazionale per fatti spiacevoli fa male”

“Fa male vedere il nome di Alcamo alla ribalta nazionale per una vicenda tutt’altro che edificante. Questi fatti, se accertati, dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, che la corruzione nel nostro Paese è più viva che mai e che gli sforzi che il governo sta facendo per contrastarla, con lo spazzacorrotti, sono più che opportuni e doverosi”

Lo afferma il deputato M5S alcamese alla Camera, Antonio Lombardo, commentando, l’arresto di Vito Nicastri, l’imprenditore alcamese finito in carcere nell’ambito di un’inchiesta per corruzione che ha coinvolto, tra gli altri, il sottosegretario leghista Armando Siri.

“Se i fatti rispondessero al vero – afferma il deputato – ci troveremmo di fronte ad uno dei tanti fatti corruttivi che frenano la crescita sana dell’economia siciliana. Quanto a Siri, come ha detto Di Maio, siamo di fronte ad una questione morale, per cui sarebbe bene che facesse un passo indietro”.

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