È stata condotta nei giorni scorsi, presso il Lago Rubino, a pochi chilometri da Trapani, un’esercitazione interforze tra unità della Brigata Aosta e reparti dell’Aeronautica Militare.
L’esercitazione, sviluppata in più giorni, ha ipotizzato uno scenario operativo nel quale, unità a livello plotone del 6° reggimento bersaglieri sono state impiegate nell’azione del così detto “colpo di mano” nei confronti di un’installazione presidiata a difesa. A premessa di ciò, i fucilieri esploratori hanno condotto un movimento di avvicinamento notturno, organizzato bivacchi di circostanza, superando lo specchio d’acqua mediante l’impiego di battelli condotti da guastatori del 4° reggimento genio. L’attività, ha permesso altresì di sviluppare in sinergia, l’attività di pianificazione dei comandanti ai vari livelli per azioni operative complesse.
Il supposto esercitativo ha coinvolto l’82° Centro Combat Search and Rescue (CSAR) di Trapani-Birgi dell’Aeronautica Militare che, mediante l’impiego di un elicottero Augusta Westland HH-139A, ha permesso l’addestramento nella ricerca di personale militare rimasto isolato e nella organizzazione e condotta di un’operazione recupero e soccorso in acqua.
Con tecnici altamente specializzati dell’Aeronautica, il CSAR ha contribuito ad affinare le capacità di interoperabilità e compatibilità tra Forze Armate, con procedure tecniche di salvataggio mediante l’utilizzo di verricello ed imbragatura.
Nel corso dell’esercitazione, il 6° reggimento bersaglieri ha utilizzato un veicolo blindato medio (VBM) “Freccia” come posto comando tattico avanzato, grazie al quale è stato possibile assicurare i collegamenti digitalizzati con le unità esercitate sul campo, garantendo nella simulazione operativa elevata mobilità e protezione.
La piattaforma mobile di comando e controllo è frutto di una collaborazione costante con personale specializzato della Iveco e di Leonardo Spa.