L’inserzione del Comitato “Se volo… voto” ha causato una reazione della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto palermitano “Falcone e Bosellino”, una diatriba che potrebbe “sbarcare” nelle aule di tribunale.
Dopo l’inserzione su un quotidiano regionale dove si “denunciava” la situazione grave dell’aeroporto trapanese “Vincenzo Florio” Birgi, portando a prova di ciò i dati di passeggeri in forte calo, ma inoltre sottolineando l’aumento degli stessi su Palermo, a rispondere è il Presidente di Gesap, Tullio Giuffré, che abbiamo raggiunto per una breve intervista sulla vicenda e sulle voci che vedrebbero la fusione delle due società di gestione degli aeroporti di Palermo e Trapani.
Vicenda inserzione su un quotidiano regionale del comitato “Se volo… voto”, ha causato una vostra reazione.
«Ho ritenuto gravi i contenuti che un comitato, forse, o comunque soggetto anonimo, ha ritenuto di inserire a pagamento su un quotidiano, perché oltre ad essere in alcuni tratti lesivo dell’immagine della società che rappresento, in altri tratti segue la smentita che ha dovuto fornire anche Assaeroporti. L’inserzione ha fornito un’immagine distorta di un andamento del mercato che hanno due aziende, una che opera a Trapani e una a Palermo, utilizzando loghi come quello di Assaeroporti che non fornisce i dati nella misura in cui sono stati pubblicati. Per questo sto facendo valutare in che termine siano lesivi dell’immagine e della reputazione della società. La comunicazione inoltre mi è apparsa anche ingannevole e ne ho desunto la stessa conclusione proprio dal fatto che Assaeroporti ha prodotto una smentita che avesse comprato lei lo spazio, ma anche altri operatori della comunicazione, tra cui l’Ansa, aveva percepito che quella comunicazione fosse stata originata da un ente come Assaeroporti, mentre invece non è così. Quando il legale a cui ho dato l’incarico mi darà una sua relazione, su quello che sono i profili di legittimità di questa comunicazione, potrò proporre all’azienda le conseguenze del caso, a meno che non intervenga una smentita, che deve avere la stessa evidenza da parte coloro che hanno inteso acquistare quello spazio».
Si parla sempre di un no alla fusione con Trapani, legato ad una questione di debiti di Airgest, ma questi sembrano non esserci.
«Io faccio il Presidente di una società che agisce su mandato degli azionisti, si parla di una società per azioni, che non mi ha mai fornito mandato di valutare o esaminare un caso come quello che esce sulla stampa. Io non ho mai esaminato né in termini tecnici e nemmeno giuridici la questione».
Quindi non si è mai parlato di una fusione
«Se qualcuno ne ha parlato, ne ha parlato in altri luoghi e in altre sedi, così come probabilmente in molti bar si parla di quali giocatori comprerà una squadra la stagione successiva. Dagli atti che mi risultano non ho mai ricevuto incarico, indirizzo e nemmeno un orientamento a trattare ed esaminare un’ipotesi che riguardi una struttura di funzionamento diverso da quello che oggi è quello della Gesap, che gestisce con concessione quarantennale lo scalo aeroportuale di Palermo “Falcone e Borsellino».