Con sentenza pubblicata il 24 aprile 2019 la Corte di Appello di Palermo, riformata secondo le disposizioni della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, ha rigettato il ricorso promosso dal sig. Domenico Campo, dichiarando risolto il contratto di locazione “a voce”, in dipendenza del quale lo stesso era subentrato alla “Antica Tonnara srl” e Sapienza Paolo (inizialmente citati in giudizio), nell’occupazione di parte degli immobili della Tonnara Foderà di Magazzinazzi.
La sentenza pone fine ad una vicenda giudiziaria iniziata nel 2003, e riconosce ai comproprietari che avevano adito le vie legali, ossia ai fratelli Foderà, il diritto ad un ingente risarcimento per otto anni di occupazione degli immobili, dove era stata impiantata la nota discoteca “Il Kennedy”, divenuta poi “Il Pashà”, oltre a riconoscere le spese legali per i ben quattro gradi di giudizio.
Nelle more del complesso iter giudiziario, il Campo, difeso dall’avv. Domenico Solina, che in una delle controversie aveva avuto riconosciute le spese di lite, aveva promosso numerose azioni giudiziarie nei confronti dell’arch. Leonardo Foderà, volte a pignorare le quote di quest’ultimo della Tonnara di Scopello. La prima delle azioni venne notificata 48 ore prima che si tenesse l’assemblea del 6.5.14, avente ad oggetto la nomina del Consiglio di Amministrazione, ingenerando nei votanti il dubbio che l’arch. Leonardo Foderà, che si ricandidava come Amministratore, non potesse più disporre delle proprie quote.
Di contro l’arch. Leonardo Foderà oppose in compensazione il credito derivante dall’occupazione degli immobili che il Campo non gli aveva mai pagato, ottenendo l’emissione di un decreto ingiuntivo, che però il Campo non accettò nemmeno in compensazione, proseguendo nelle azioni di pignoramento delle quote della Tonnara di Scopello, e resistendo al pagamento del proprio debito, per un totale di oltre 14 contenziosi tra fasi cautelari, primo grado e ricorsi in appello, ad oggi tutti conclusi in favore del Foderà.
La Corte di Appello quindi statuisce che “potendo passare al merito di tali domande, alla luce delle indicazioni offerte dalla Suprema Corte con la sentenza che ha disposto il rinvio, deve osservarsi che chiaramente sussiste interesse ad agire dei Foderà a vedere definitivamente risolta la vicenda,…” .
Tra i convenuti in giudizio, la dott.ssa Rosa Maria Ruggieri, costituita anche come procuratrice della comproprietaria Mira Kadlec Foderà, dichiara: “Questa sentenza, molto ben motivata ed articolata, pone fine ad un estenuante e pretestuoso susseguirsi di azioni giudiziarie, senza tregua, che hanno determinato un notevole impegno economico ed assorbito tempo ed energie, distogliendoci dalla cura dei nostri interessi su altri fronti. Adesso bisogna far luce su molti aspetti che appaiono poco chiari, alla luce della insolvibilità del debitore, che tuttavia ha a sua volta sostenuto ingenti spese legali per aggredire il nostro patrimonio. Oltre alla opportunità di chiarire il possibile legale tra le vicende della Tonnara Foderà di Magazzinazzi e la Tonnara di Scopello.”